Era il 4 dicembre quando, nell’esaminare l’oro e nel ricercarne i target del suo calo, si scriveva:
“Considerati il massimo a 1.433 dollari(23 Agosto), il minimo a 1.251 (15 ottobre) ed il secondo massimo a 1.361 (28 Ottobre) otteniamo i seguenti livelli di estensione di Fibonacci:
- 1.249 (61,8%);
- 1.179 (100%);
- 1.067 (161,8%).
Il primo è già stato perforato per cui va ovviamente escluso.
Il secondo, è quello che statisticamente il più delle volte si rivela essere il giusto target di un movimento.
Per di più, presso tale soglia (1.179) è stato segnato il precedente minimo di periodo del 24 Giugno (1.180 punti).
Tale aspetto non può che rafforzare l’attendibilità di area 1.179.”.
Successivamente (9 gennaio), registrata l’effettiva tenuta di area 1.179 punti, si indicò un possibile target:
“L’obiettivo di tale Forchetta è la Mediana che al momento transita a 1.380 dollari, valore via via crescente col passare del tempo (ovvio, se si considera che la trendline è rialzista).”.
Premessa: tutti i grafici che vedrete sono aggiornati con i dati del 10 febbraio (lunedì).
Partiamo col primo:
E’ possibile osservare come nel frattempo l’oro, una volta raggiunto il massimo relativo del 10 dicembre 2013 (1.267 dollari), pur non invertendo direzione, abbia sospeso la salita.
A mio avviso, un superamento convinto di tale resistenza darebbe il via a nuovi allunghi.
La successiva resistenza a 1.361 dollari (massimo del 28 ottobre) la vedo più come un ostacolo che come l’obiettivo vero e proprio del rialzo dell’oro.
Difatti, considerando la Forchetta rialzista, il raggiungimento della Mediana (che al momento transita a 1.415 dollari) richiede una salita presso valori superiori, molto in linea col massimo del 28 agosto 2013 (1.433 dollari).
Ne consegue che una rottura convinta dei 1.267 dollari vedrebbe come obiettivo principale del rialzo area 1.433 dollari.
Sia ben chiaro che nel momento in cui si parla di ‘area’ si intende una fascia di prezzi intorno ad una resistenza (o supporto); in altre parole, se si ferma poco prima o poco dopo la resistenza non c’è di che stupirsi.
Un simile sviluppo del mercato implicherebbe anche il superamento della media mobile a 200 giorni (Grafico nr. 1 – linea viola), che è un aspetto tecnico che spesso conferma un cambiamento positivo di una certa durata.
Ma ora torniamo all’area di target individuata che, come vediamo dal seguente grafico a 2 anni su base settimanale, non è indifferente nemmeno a Fibonacci:
Si nota come a 1.415 dollari vi sia il ritracciamento del 38,2% della gamba ribassista avviatasi a ottobre 2012.
Nulla vieta che stavolta si tenterà di oltrepassarla e raggiungere il successivo livello (1.488) ma personalmente, al momento, ritengo che un eventuale ritorno presso il primo (target rafforzato dalla presenza della Mediana della Forchetta) rappresenterebbe un risultato di cui essere soddisfatti (si fa riferimento anche ai titoli auriferi).
L’oro, come il nostro Ftse Mib, dopo un notevole crollo ha riconosciuto un fondo (1.180 dollari per l’oro e 12.300 per il Ftse Mib) in grado di respingere in due occasioni le pressioni ribassiste.
Questo comportamento rappresenta un aspetto molto positivo che, se accompagnato da un successivo minimo crescente, si rivela parte integrante di una solida impostazione rialzista.
Tuttavia, per quanto riguarda l’oro non vanno scordati alcuni elementi tecnici negativi:
-
la chiusura del 2013 nei pressi dei minimi ne rende probabili ulteriori (quindi inferiori a 1.180 dollari) per l’anno in corso;
- l’apertura del 2014 inferiore al Pivot annuale indica come probabile una chiusura del 2014 anch’essa al di sotto del Pivot annuale (quindi a 1.361 dollari);
Ho qualche perplessità in merito a tali scenari, ma visto che sono quelli che il più delle volte si sviluppano, è comunque bene non sottovalutarli e quindi non essere eccessivamente ingordi nel caso di un’eventuale raggiungimento di area 1.433 dollari.
Riccardo Fracasso
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