Martedì scorso, nell’esaminare il calo dell’oro, si indicava come obiettivo l’area intorno alla mediana di una forchetta ribassista:
In particolar modo dopo la settimana appena conclusa, la situazione tecnica richiede una precisazione:
Mettiamo ordine in un grafico che ad alcuni può generare un po’ di confusione.
Al grafico precedente è stata aggiunta una forchetta rialzista sulla quale si stava lavorando ormai da diverse settimane.
All’interno dell’ellisse è possibile notare come l’oro abbia interrotto la propria discesa proprio a contatto della parallela inferiore di tale Forchetta.
In altre parole, l’oro parrebbe aver riconosciuto la Forchetta rialzista.
Fino a che tale trendline non sarà perforata, sarà ovviamente impossibile per l’oro raggiungere la mediana ribassista mentre rimarrà valida l’ipotesi del raggiungimento della mediana rialzista.
Tale mediana al momento transita a 1.470-1.475 dollari, valore superiore al picco di agosto 2013 (1.434 dollari); tutto ciò porta a dire che nel caso in cui l’oro dovesse effettivamente raggiungerla saremo in presenza di un massimo crescente, aspetto alquanto positivo.
Ora passiamo al grafico su base settimanale disegnando la sola forchetta rialzista:
Dal grafico su base settimanale è possibile osservare una candela con:
- corpo piccolo;
- ombra inferiore più che doppia rispetto al corpo;
- ombra superiore poco pronunciata.
Siamo in presenza di un Hammer (figura rialzista), peraltro ben posizionato essendo preceduto da un calo.
Per di più, tale figura merita ancor più attenzione se si considera che s’è formata proprio in prossimità di un supporto (parallela inferiore forchetta rialzista).
In buona sostanza, sussistono i presupposti per un rialzo.
E’ bene comunque concludere ribadendo che nel caso in cui l’oro dovesse perforare la parallela inferiore della Forchetta rialzista, andrebbe posta in primo piano la Forchetta ribassista (obiettivo mediana).
Riccardo Fracasso
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