La grande diffusione dei pagamenti rateali, se da un lato permette alle famiglie un più facile acquisto di nuovi beni, dall’altro ne aumenta l’esposizione debitoria.
Non è inusuale trovare famiglie alle prese con una miriade di rate da pagare: la rata del mutuo, quella del prestito auto, quella per l’acquisto degli elettrodomestici, il rimborso di un piccolo prestito personale e così via.
In uno scenario di questo tipo è facile immaginare che possano insorgere dei problemi nel far fronte puntualmente a tutti i pagamenti.
Anziché rassegnarsi ad affrontare le difficoltà economiche in casi come questo la migliore soluzione è rappresentata dal consolidamento dei debiti.
Cos’è il consolidamento dei debiti
Il consolidamento dei debiti è una forma di prestito personale che, in presenza di diversi prestiti in corso, permette appunto di consolidare la propria posizione debitoria.
Così facendo, i contratti in essere vengono estinti anticipatamente e, contestualmente, viene stipulato un nuovo e unico contratto di finanziamento che risulta economicamente più sostenibile, con un’unica rata di importo più leggero rispetto alla somma delle rate da pagare precedentemente.
Una condizione necessaria perché si possa ottenere questo genere di finanziamento è proprio rappresentata dalla presenza dell’opzione di estinzione anticipata dei prestiti in corso.
Sarà la banca o la società finanziaria alla quale ci si rivolge a svolgere i dovuti conteggi estintivi (necessari per individuare il debito complessivo) e, successivamente, ad estinguere i finanziamenti in corso e a concedere un nuovo prestito.
Ricorrere al consolidamento dei debiti è dunque la soluzione più indicata nel caso in cui le rate del mutuo e dei diversi prestiti personali e di credito al consumo inizino a creare difficoltà per quanto concerne il rimborso.
Consolidando i debiti è possibile abbassare la rata mensile, allungando l’orizzonte temporale di scadenza del prestito e, se necessario, ottenere nuova liquidità.
Il mutuo di consolidamento
Il prestito per consolidamento dei debiti può essere concesso anche sotto forma di mutuo.
Ciò avviene generalmente quando tra i prestiti in corso è già presente un mutuo e l’importo complessivo da finanziare è elevato, solitamente al di sopra dei 30.000 euro.
Questi elementi giustificano il ricorso a questa forma contrattuale che implica maggiori spese di gestione rispetto al semplice prestito personale.
Oltre che per il maggiore importo, questa forma di consolidamento dei debiti si distingue dal prestito anche per la durata complessiva dell’operazione, che può superare i 10 anni.
A tutela dell’istituto finanziario che concede il prestito è in genere apposta un’ipoteca sull’immobile per l’acquisto del quale è stato acceso il mutuo originario.
Chi può richiedere il prestito
Ciascun istituto finanziario fissa le norme che regolano le proprie politiche di finanziamento.
Da questo punto di vista si possono notare delle differenze tra le condizioni richieste dalle diverse banche e società finanziarie di prestiti, operanti anche online, relativamente alla concessione di prestiti a seguito del consolidamento dei debiti.
Solitamente, l’accesso a questa forma di finanziamento è riservata ai lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato che abbiano maturato un’anzianità di servizio di almeno uno o due anni.
Queste condizioni minime servono a garantire all’istituto finanziario la capacità di reddito del debitore, in modo da poter valutare la rischiosità del prestito.
Sebbene non sia espressamente vietato il ricorso al consolidamento dei debiti a protestati, pignorati e cattivi pagatori, molti istituti finanziari concedono prestiti a questi soggetti con un profilo creditizio rischioso solo a condizioni più svantaggiose o dietro presentazione di idonee garanzie aggiuntive.
Gli elementi costitutivi del contratto di finanziamento
Il consolidamento dei debiti è una forma di prestito personale concessa a tasso fisso per una durata predeterminata, pari a un massimo di dieci anni (fatto salvo il caso del mutuo per consolidamento debiti).
Gli elementi essenziali che costituiscono il contratto di finanziamento pertanto sono:
– l’importo da finanziare, ottenuto sommando il valore attuale dei prestiti estinti e l’eventuale liquidità aggiuntiva richiesta;
– il TAN, tasso di interesse nominale annuo, applicato per l’operazione di calcolo delle rate;
– il TAEG, tasso di interesse effettivo globale, che tiene conto, oltre che del tasso di interesse, anche dei costi accessori del prestito;
– la durata del contratto;
– il numero e l’importo delle rate;
– eventuali garanzie personali o reali.
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