S&P 500: il dato sul PIL si fa sentire
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.107 punti, registrando un -0,63%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,88%.
Maggio si conclude con un +1,05%.
Grafico:
Il brutto dato sul PIL del primo trimestre americano (-0,7%) ha raffreddato gli animi degli investitori riportando le quotazioni al di sotto della resistenza a 2.120 punti.
Una resistenza non può definirsi abbandonata definitivamente anche se il mercato per un solo istante in corso di seduta si muove al di sotto di essa; figuriamoci quindi nel caso in cui la chiusura settimanale sia inferiore a tale soglia.
Al momento, quindi, dobbiamo parlare di falsa rottura, aspetto ovviamente negativo.
A tal punto è necessario porre l’attenzione verso il basso, ed il primo riferimento grafico è la trendline di minimi crescenti che attualmente si muove poco al di sotto dei 2.100 punti (quindi molto vicino ai valori di chiusura di venerdì).
Dal punto di vista economico si attendono conferme o smentite dai prossimi dati perché non sarebbe la prima volta che una singola rilevazione si discosti da quella che è la realtà di fondo, per poi riportarsi nella normalità.
Certo è che il dato di ieri allontana il rialzo dei tassi e ciò ovviamente non avvantaggia il dollaro, asset sul quale bisogna prestare prudenza.
Riccardo Fracasso
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