I prestiti con delega sono una forma di prestito personale non finalizzato riservata ai lavoratori dipendenti.
L’elemento che più caratterizza questo genere di finanziamento è la possibilità di rimborsare il prestito tramite rate che possono arrivare a coprire la metà della retribuzione mensile netta.
Data l’importanza dell’impegno economico derivante dalla loro sottoscrizione, si ricorre in genere ai prestiti con delega (definiti anche delegazione di pagamento) quando si ha bisogno di ottenere liquidità immediata, nel caso in cui il richiedente abbia già in corso almeno un finanziamento (solitamente con cessione del quinto).
Cosa sono i prestiti con delega
Il prestito con delega è una delle possibili forme che può assumere il contratto di finanziamento che ha ad oggetto un prestito personale non finalizzato.
Nella delegazione di pagamento i soggetti che intervengono sono tre: la banca o la società finanziaria che concede il finanziamento, il debitore e il datore di lavoro di quest’ultimo.
Come suggerito anche dal nome, il debitore delega il suo datore di lavoro ad effettuare il pagamento a favore del creditore.
Delegazione di pagamento e cessione del quinto: analogie e differenze
I prestiti con delega presentano molte analogie con un’altra forma di prestito personale: la cessione del quinto. In entrambi i casi infatti il datore di lavoro del debitore riceve un mandato da parte del lavoratore che lo obbliga ad occuparsi del rimborso rateale del prestito effettuando una trattenuta in busta paga.
Ma, mentre nel caso della cessione del quinto questa trattenuta può essere pari al massimo a un quinto dello stipendio netto, nel caso della delegazione di pagamento questa soglia si innalza fino al 40% (due quinti) dello stipendio e, in alcuni casi, può arrivare fino al 50%.
Spesso si ricorre alla delegazione di pagamento proprio quando c’è già un prestito con cessione del quinto in corso, per ottenere liquidità aggiuntiva.
Una seconda differenza sostanziale tra delegazione di pagamento e prestiti con cessione del quinto riguarda il profilo di chi può richiedere il prestito.
Mentre la cessione del quinto è accessibile anche ai pensionati e ai lavoratori autonomi, la delegazione di pagamento è riservata solo ai lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato.
Dal momento che sarà proprio il datore di lavoro ad occuparsi dei pagamenti, risulta essenziale per la conclusione del contratto la sua accettazione.
Come richiedere un prestito con delega
Come per le normali operazioni di finanziamento, la documentazione da presentare all’istituto di credito per avviare la pratica di delegazione di pagamento è composta da un documento di identità in corso di validità, il codice fiscale e la busta paga.
L’accettazione del datore di lavoro può essere fornita dal richiedente o può essere richiesta al datore di lavoro privato o all’ente pubblico direttamente dalla banca o dalla società finanziaria.
Come avviene il rimborso del prestito
Il prestito concesso viene rimborsato tramite la trattenuta della rata mensile dalla busta paga da parte del datore di lavoro, che provvede poi al versamento del denaro a favore del creditore.
Il finanziamento è concesso a tasso di interesse fisso e prevede il pagamento di rate costanti per tutta la durata del contratto.
Il prestito viene rimborsato in genere in un arco di tempo compreso tra i 3 e i 10 anni.
Il quadro normativo di riferimento
L’istituto giuridico della delegazione di pagamento è definito all’articolo 1269 e seguenti del Codice Civile. Se si considerano i pilastri normativi dei prestiti con delega non si può poi prescindere dal citare il Decreto del Presidente della Repubblica n. 180 del 1950, che ha disciplinato l’istituto della cessione del quinto dello stipendio.
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