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Circa un mese fa, esaminando la situazione dei principali titoli di stato pubblicai, tra l’altro, una tabella che li riportava in ordine decrescente di rendimento reale:

OB1

LEGENDA

Di seguito la tabella aggiornata in ordine alfabetico:

Titoli di Stato in ordine alfabetico

Titoli di Stato in ordine alfabetico

In questa tabella vi invito a prestare attenzione alla colonna che ospita i dati dei rendimenti lordi (non quelli reali).

Premessa: l’andamento del prezzo di un titolo obbligazionario è inversamente proporzionale al suo rendimento lordo, per cui un calo del rendimento implica un apprezzamento del titolo.

Lo scorso mese, si scriveva così:

“Per il secondo mese successivo l’inflazione sale e, a fronte di rendimenti lordi pressoché invariati, ha come logica conseguenza la riduzione del rendimento reale.

Alla luce di tali aspetti, il mercato obbligazionario è sempre più in pericolo: infatti, se la tendenza rialzista dell’inflazione dovesse proseguire presto saranno i rendimenti lordi a dover salire (il che implica un deprezzamento del mercato obbligazionario) per dar un senso all’asset.”.

I timori si sono rivelati giustificati vista la violenta discesa generalizzata del comparto obbligazionario.

In evidente controtendenza solo la Russia, la Grecia e la Spagna.

Fa rumore, seppur fosse nell’aria ormai da diverso tempo, il tonfo del BUND che a mio avviso potrebbe essere considerato come il segnale che i bond dell’Area Euro abbiano toccato i propri massimi.

Ora esaminiamo la tabella aggiornata ed ordinata in funzione dei rendimenti reali:

Titoli di stato in ordine decrescente di rendimento reale

Titoli di stato in ordine decrescente di rendimento reale

Rispetto al mese scorso il numero di decennali con un rendimento reale superiore al 2% sale da 7 a 9: non accadeva dal Maggio dell’anno scorso.

Esce la Cina ed entrano Portogallo, Regno Unito e Korea del Sud.

Il forte calo delle ultime settimane ha prodotto quindi i suoi effetti.

Ferma restando la mia opinione che il mercato obbligazionario (considerato nel suo complesso) abbia visto i propri massimi, dopo  lo scrollone di Maggio, potrebbe esserci una temporanea fase di tregua, prima di nuove ondate di vendite.

Riccardo Fracasso

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