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Con questa analisi andremo ad esaminare la situazione grafica del DAX, indice rappresentativo della borsa più grande dell’Area Euro.
Grafico di lungo termine su scala semi-logaritmica:
Grafico nr. 1 - DAX - Scala semi-logartmica

Grafico nr. 1 – DAX – Scala semi-logaritmica

A partire dal minimo segnato nel Marzo del 2003, si è avviato un trend di fondo chiaramente rialzista, la cui tendenza si è accentuata da Marzo 2009, dopo il famoso crollo dei mercati azionari avviatosi nel 2007.
Tralasciando le tendenze di brevissimo termine, il trend è ascendente su tutte le scale temporali, aspetto che sconsiglia operazioni short.
Tuttavia, giunti a questo punto ritengo utile verificare l’eventuale presenza di campanelli di allarme.
Passiamo al grafico su base lineare:
Grafico nr. 2 - DAX - Scala lineare - Forma parabolica

Grafico nr. 2 – DAX – Scala lineare – Forma parabolica

Si osservi come il rialzo del DAX ha assunto una preoccupante forma parabolica.
Negli ultimi mesi l’ascesa è persino divenuta praticamente verticale.
Ora esaminiamo il grafico su base settimanale:
Grafico nr. 3 - DAX - 10 - Sequenza di 10 chiusure settimanali positive consecutive

Grafico nr. 3 – DAX – 10 – Sequenza di 10 chiusure settimanali positive consecutive

Sono ben 10 le chiusure settimanali positive consecutive, davvero tante.
Si ricorda che già dopo 3/4 chiusure di periodo (nel caso specifico di settimana) positive consecutive un rialzo diventa vulnerabile ad una correzione.
Adesso prestiamo attenzione all’RSI:
Grafico nr. 4 - DAX - RSI sulle diverse scale temporali.

Grafico nr. 4 – DAX – RSI sulle diverse scale temporali.

L’RSI indica una situazione di ipercomprato contemporaneamente su base giornaliera, settimanale, mensile e trimestrale.
Ricapitolando, l’ipercomprato è segnalato da svariati punti di osservazione:
  • forma parabolica del rialzo;
  • 10 chiusure settimanali positive consecutive;
  • RSI in area di ipercomprato su base giornaliera/settimanale/mensile/trimestrale
E’ però giusto precisare quanto segue:
  • esistono esempi fuori (S&P 500) e dentro la Germania (BUND) che ci spiegano che talvolta gli eccessi si protraggono oltre ogni ragionevole aspettativa prima che una salita sia interrotta da un calo;
  • il trend di fondo è rialzista;
  • sono assenti segnali ribassisti concreti.
In buona sostanza, attualmente l’impostazione è rialzista e dovrebbe spingere il DAX verso l’alto, ma considerato l’ipercomprato è consigliabile essere prudenti e monitorare l’eventuale comparsa di figure ribassiste e/o l’eventuale perdita di forza relativa nei confronti del decennale tedesco.
Riccardo Fracasso
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