Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.978 punti, a pochi punti dai massimi assoluti, registrando un +1,03%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,54%.
La chiusura di seduta sui massimi rende probabile un nuovo massimo giornaliero nella seduta di lunedì.
La sensazione è che si possa andare a metter ulteriore pressione all’importante area dei 2000 punti.
Tuttavia, sussistono svariati elementi, ampiamente trattati e commentati la scorsa settimana col check up, che indicano un mercato tiratissimo.
In questa sede evidenziamo la situazione dell’RSI su base settimanale e mensile:
L’RSI su base mensile indica ormai da diversi mesi un eccesso di ipercomprato mentre quello settimanale è vicino dal farlo.
Si ricorda che un oscillatore che indica un eccesso non rappresenta un segnale concreto ma indica un potenziale pericolo.
In parole semplici, se l’RSI indica ipercomprato il messaggio non è ‘L’indice sta invertendo’ ma ‘Attenzione, siamo in situazione di eccesso, l’indice potrebbe riscontrare delle difficoltà’.
Non sono comunque le condizioni ideali per presentarsi all’appuntamento con una resistenza importante come area 2000 punti.
Sia chiaro, gli eccessi spesso sorprendono per la durata con la quale si prolungano (basti vedere quello su base mensile), ma ritengo che lo S&P si trovi in un’area di rischio e non di convenienza, con una situazione in cui il rendimento potenziale non ricompensa adeguatamente il rischio assunto.
In simili circostanze (numerosi campanelli di allarme ma ancora nessun segnale di inversione) ritengo corretto finanziariamente mantenere solo parzialmente eventuali posizioni rialziste in portafoglio.
Riccardo Fracasso
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