Dello S&P 500 c’è ben poco da dire oltre che confermare un’impostazione rialzista priva, al momento, di segnali ribassisti.
Appare molto interessante, invece, approfondire ulteriormente la situazione dello spread tra S&P 500 e Ftse Mib.
La scorsa settimana:
“E col passare del tempo sta prendendo sempre più forma una Shooting Star su base mensile (ultima candela), figura di svolta ribassista.
Se tra una settimana, quando l’ultima candela sarà definitiva, tale figura non sarà svanita, avremo un ulteriore elemento di conferma dell’inversione di forza relativa tra S&P 500 e Ftse Mib.”.
Grafico aggiornato:
Concluso il mese di Novembre permane la presenza della shooting star che assume quindi i crismi dell’ufficialità.
Ciò rappresenta un ulteriore elemento a supporto della tesi che indica una inversione di forza relativa di almeno qualche mese a favore del nostro indice.
Nell’ottica di raccogliere il maggior numero di informazioni utili ho approfondito ulteriormente lo studio.
Iniziamo col registrare i periodi e le rispettive durate in cui il Ftse Mib ha dimostrato una maggior forza relativa rispetto allo S&P 500:
A questo punto, ricerchiamo per entrambi i listini le performance, considerando gli estremi dei rispettivi periodi.
S&P 500:
Ftse Mib:
Confrontando anche solo visivamente i due grafici emerge un andamento uguale nella direzione (rialzista) ma nettamente diverso nell’entità.
Riportiamo i dati nella seguente tabella:
La lettura di questa tabella ci consente di trarre diverse considerazioni relative ai precedenti periodi in cui il nostro indice è stato più performante rispetto a quello americano:
- il Ftse Mib è stato protagonista di rialzi spettacolari di circa il 47% in pochi mesi (6 e 9);
- proiettando tale rialzo dal minimo di Novembre (mese in cui la forza relativa ha invertito) di 18.444 punti, si ottiene un target a circa 27.000 punti nel periodo Maggio/Agosto 2015;
- lo S&P 500, seppur meno performante, ha registrato rialzi a due cifre.
La durata e l’entità dell’eventuale prosecuzione del rialzo dipende da troppe variabili per considerare certo il ripetersi di un comportamento identico al passato.
Tuttavia, ritenere probabile un andamento perlomeno simile è invece plausibile.
Pertanto, l’inversione di forza relativa a favore del nostro indice anticipa una finestra temporale di qualche mese favorevole per i mercati azionari nel loro complesso ed in particolar modo per le borse periferiche dell’Area Euro, compreso ovviamente il Ftse Mib.
La durata, l’entità e la fattibilità stessa di tale scenario sono fortemente legate alla consistenza dei provvedimenti della BCE nei prossimi mesi.
Riccardo Fracasso
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