Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.012 punti, registrando un -1,94%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -3,79%.
La scorsa settimana s’era evidenziata la formazione di un triangolo di continuazione rialzista.
Grafico aggiornato:
Appare evidente il tramonto di tale figura, col netto cedimento del supporto B-C.
Un peccato, visto che ci forniva target e tempistiche dell’uscita rialzista.
Chi fa analisi deve riportare la situazione del momento e poi dimostrarsi sufficientemente elastico nel caso di cambiamenti.
Il motivo principale che mi portò a considerare un calo in queste settimane fu il raffronto tra il calo avviatasi ad Agosto di quest’anno e le due precedenti correzioni di medio termine del 2010 e del 2011.
Grafico aggiornato:
Emergeva una chiara analogia sequenziale che riporto nuovamente:
- prima ondata ribassista;
- buon rimbalzo di qualche settimana;
- nuove vendite che portarono i prezzi nei pressi del primo minimo;
- rialzo di circa un mese;
- nuova correzione che consentì all’indice di registrare un minimo crescente;
- ripartenza decisa priva di correzioni significative per qualche mese.
Ipotizzando la validità di tale schema, siamo al punto 5, in fase correttiva ed alla ricerca di un minimo di crescente (quindi superiore a quello toccato a fine Agosto e fine Settembre in area 1.870 punti).
In altre parole, ammesso e non concesso che la storia si ripeta, tale correzione rappresenta un’opportunità.
Ma pure altri aspetti ci descrivono la correzione in corso come una potenziale opportunità:
- stagionalità favorevole (Ottobre-Aprile);
- carenza di alternative;
- politica monetaria espansiva;
- trend primario rialzista
Proseguiamo l’analisi col seguente grafico:
Eliminato il triangolo compare una forchetta ribassista che sembra ben governare i movimenti delle ultime settimane.
Proprio nell’ultima seduta i prezzi hanno raggiunto la mediana che, come ben sapete, rappresenta il target principale.
Passiamo ai 3 principali livelli di ritracciamento di Fibonacci del rialzo A-B:
- 2.023 (38,2%);
- 1.994 (50%);
- 1.965 (61,8%).
Al raggiungimento del primo (punto C nel grafico) il mercato ha dapprima rimbalzato per poi ridiscendere (calo tuttora in corso).
Il successivo (1.994) è rafforzato dalla convergenza col massimo di Agosto, mentre il terzo (1.965) dalla presenza del PIVOT centrale annuale (1.962, per l’esattezza).
Si tratta di aree di supporto solide e ne trovo improbabile una rottura di entrambe.
La conclusione per lo S&P 500 ricalca quella del nostro indice: in un contesto in cui comunque ogni momento è buono per una improvvisa quanto decisa ripresa degli acquisti anche slegato da riferimenti tecnici, appare possibile una prosecuzione del calo ma incapace di rompere area 1.965 punti e presumibilmente anche area 1.994.
Permane una visione positiva di medio periodo.
Riccardo Fracasso
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