From the daily archives: giovedì, Luglio 1, 2010
La Teoria di Dow deriva da Charles Dow (1851-1902) che , tra l’altro, fù cofondatore della Dow Jones & Company con Edward Jones e Charles Bergstresser, fondatore del Wall Street Journal, inventore del famoso indice Dow Jones Industrial Average.
Durante la sua vita pubblicò diversi articoli con cui esprimeva le sue convinzioni in merito al mercato azionario.
Solo dopo la sua morte, raccogliendo e riordinando tutti le pubblicazioni, si ebbe modo di riunire tutti i principi di Dow in una teoria: la teoria di Dow (Dow Theory).
I principi su cui si basa tale teoria sono:
· Gli indici scontano tutto.
I prezzi sono il risultato di tutti i fattori (emotività, propensione al rischio, aspettative, notizie, ecc.), eccezion fatta, ovviamente, per ciò che è imprevedibile;
· Il mercato ha tre trend:
o Primario = dura da 1 a più anni;
o Secondario = sono correzioni del trend primario che durano da 3 settimane a diversi mesi;
o Minore = meno di 3 settimane;
· I trend, a loro volta, si dividono in tre fasi:
o Accumulazione: gli investitori più informati (in gran parte le cosiddette ‘mani forti’) fanno il loro ingresso mentre gli investitori meno avveduti (in gran parte i piccoli investitori) vendono;
o Partecipazione pubblica: torna la fiducia e fanno il loro ingresso i trend followers (coloro che seguono il trend);
o Distribuzione: gli investitori meno avveduti (in gran parte i piccoli investitori) fanno il loro ingresso mentre quelli più informati (gran parte le cosiddette ‘mani forti’) vendono;
· Gli indici si devono confermare a vicenda.
Dow si riferiva all’indice industriale e a quello ferroviario, sostenendo che esiste un forte legame tra i due poiché è impossibile pensare che l’industria possa crescere senza il sostegno dei trasporti.
Pertanto, il secondo indice conferma il primo.
Ne consegue che ogni tendenza dell’indice industriale, prima di esser ritenuta valida, deve esser confermata dall’indice ferroviario.
· Il volume deve confermare il trend.
In un trend rialzista il volume sale quando i prezzi crescono e cala quando i prezzi scendono.
In un trend ribassista, invece, il volume sale quando i prezzi scendono e cala quando i prezzi aumentano.
Tuttavia, il volume, pur essendo importante, rappresenta unicamente un indicatore di conferma.
· Le tendenze permangono fino a che non si verifica un segnale definitivo di inversione.
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