Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso a 14.779 punti, registrando un +1,85%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +2,62%.
Mercoledì, al termine di due sedute molto positive, sulla base di alcune considerazioni (tra le quali la comparsa di un gap), si concludeva così:
“…ora mi attenderei qualche presa di beneficio, anche se non penso che porterà alla chiusura del gap (la copertura del gap richiede una discesa fino ad almeno 14.195 punti).”
E’ proprio quanto successo e lo possiamo osservare dal grafico delle ultime sedute:
Come si può notare, nelle ultime due sedute (osservare ultime due candele) si è scivolati fino a colmare parte del gap ma non completamente (era necessario scendere fino a 14.195 punti ed invece ci si è fermati a 14.234).
La chiusura totale sarebbe stata, come specificato mercoledì, un segnale di debolezza.
Così non è stato, tant’è che il mercato, dopo le violenti prese di beneficio, è ripartito chiudendo molto vicino ai massimi di seduta e di settimana.
A differenza della scorsa settimana il trend di breve e quello di lungo periodo oro sono impostati al rialzo mentre quello di lungo termine rimane saldamente ribassista.
La chiusura giornaliera vicina ai massimi ne rende probabili ulteriori durante quella di lunedì e la chiusura settimanale sui massimi ne rende probabili ulteriori nella prossima.
A beneficio dei nuovi iscritti ricordo che i nuovi massimi giornalieri non possono coincidere con quelli settimanali.
Che significa? Che l’eventuale massimo che sarà segnato lunedì non potrà esser considerato anche massimo settimanale, il quale, per forza di cose, dovrà esser più profondo ed esser registrato in una delle altre quattro sedute della settimana.
Trattasi comunque di regole di analisi tecnica che ci indicano l’ipotesi più probabile, non quella certa.
Insomma, la convinzione è che sia probabile che durante la prossima settimana si dovrebbero vedere livelli superiori a quelli visti in quella appena conclusa; non è comunque detto che tali eventuali nuovi massimi siano mantenuti nelle rispettive chiusure.
Riccardo Fracasso
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