Partiamo subito col grafico dello S&P 500:
L’indice americano ha chiuso la seduta a 1.405 punti, registrando un +0,22%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +1,07%.
Ultime sedute:
La settimana scorsa si scriveva:
“In sintesi, ce n’è abbastanza per ritenere che il rialzo non sia già esaurito.”.
Il rialzo è effettivamente proseguito chiudendo peraltro la seduta e la settimana sui massimi, il che anticipa un probabile nuovo massimo giornaliero (nella seduta di lunedì) ed un probabile nuovo massimo settimanale (nelle restanti 4 sedute).
La presenza di tutti e tre i trend positivi e dell’ampio canale rialzista rafforzano la tesi rialzista.
Evidente nel grafico come l’indice americano, dopo aver incontrato la resistenza A2 del canale rialzista, ha chiuso per ben 4 sedute al di sotto della stessa.
Andiamo ora a vedere la situazione del VIX col grafico degli ultimi 2 mesi:
Il Vix ha chiuso la settimana a 14,74, un valore molto basso, che rappresenta scarsa avversione al rischio del mercato e che se dovesse esser mantenuto confermerebbe lo scenario positivo; è pur vero che una volatilità così ridotta non consente nemmeno grandi rialzi e prova ne sono le ultime sedute, tutte con chiusure frazionali.
Da notare inoltre la formazione di un Gap down formatasi peraltro in una fase avanzata del ribasso (della volatilità); è presumibile che tale gap sia presto chiuso e perchè ciò avvenga servirà che il vix salga almeno fino a quasi 18, con logiche ripercussioni negative sul sottostante (S&P 500).
Prendiamo ora in esame il grafico del Vix a 3 anni:
Il Vix si muove nei pressi di un supporto (14-15) che, come potete notare dal grafico, negli ultimi anni ha retto egregiamente e, cosa più importante, da tale area il Vix ha sempre rimbalzato notevolmente.
Ora, ripeto, il Vix si trova proprio a contatto con tale supporto e sono alte le probabilità che a breve inverta la tendenza salendo in modo vistoso, con spiacevoli conseguenze sullo S&P 500.
Volendo esser ancora più chiari, a mio avviso il Vix non ha ampi margini di discesa e di conseguenza lo S&P 500 non ne ha per salire.
Riccardo Fracasso
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