Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.643 punti, registrando un +1,28%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,78%.
Grafico:
La scorsa volta:
“Riassumendo quanto finora scritto abbiamo:
- chiusura di seduta e di settimana sui minimi;
- parte conclusiva di Maggio in discesa;
- ultima rilevazione del MACD settimanale in calo.
Sono quindi presenti validi motivi, a mio avviso, per ritenere probabile che la correzione avviatasi non sia ancora conclusa.”.
E’ quanto effettivamente verificatosi, poiché nel corso della settimana in corso è proseguita la discesa fino ad un minimo a 1.598 punti.
Vediamo allora se quel minimo rappresenti o meno una sorpresa.
Sempre sabato scorso, nell’evidenziare una trendline di massimi crescenti, si scriveva:
“Un atteggiamento prudente consiste nell’attendere la tenuta del supporto prima di entrare long, mentre un comportamento più aggressivo è quello di anticiparla inserendo un ordine nei pressi della trendline puntando su una sua tenuta.
La scelta tra le due strade deve dipendere dal personale profilo di rischio.
Però, in entrambi i casi, ed in particolare nel secondo, è tassativo l’uso dello stop loss perché ogni correzione può rivelarsi più pesante di quanto atteso, specie se si cade dall’alto.”.
Grafico:
Dal grafico è possibile notare come lo S&P 500 abbia realmente reagito a contatto della trendline di massimi crescenti, rimbalzando vistosamente nelle ultime due sedute.
Ne consegue che sia chi è entrato nei pressi della trendline (approccio aggressivo) che chi ha atteso la tenuta della stessa (approccio prudente) è per il momento in guadagno.
A mio avviso resta finanziariamente corretto proteggersi con uno stop loss al di sotto della trendline.
Il fatto che la retta di massimi crescenti rimanga intatta va catalogato tra gli aspetti positivi.
Inoltre, la chiusura di seduta e di settimana sui massimi rendono probabili un nuovo massimo giornaliero (nella seduta di lunedì) ed un nuovo massimo settimanale (in una delle successive quattro sedute).
In buona sostanza, l’impostazione dello S&P 500 è positiva, il che rafforza l’ipotesi di allungo del Ftse Mib che avevo avanzato nel precedente articolo (maggiori sicurezze si avranno comunque lunedì con l’eventuale conferma dell’Harami bullish).
Tornando al listino americano, nel caso in cui dovessimo realmente assistere ad una prosecuzione del rialzo delle ultime due sedute, il prossimo ostacolo sarà rappresentato dal precedente massimo che, al tempo stesso, è anche massimo assoluto (1.687 evidenziato nel grafico).
L’eventuale incapacità di superare tale soglia rappresenterebbe ovviamente un pericoloso campanello d’allarme, motivo per cui ritengo corretto alleggerirsi nel caso in cui la si dovesse raggiungere.
Ad ogni modo, ripeto, allo stato attuale l’impostazione è favorevole alla prosecuzione del rialzo avviatosi giovedì.
Riccardo Fracasso
Archivi
Ultimi Articoli
- Buon Natale
- S&P 500: analisi grafica
- Ftse Mib: analisi grafica
- BCE: nuovo taglio
- S&P 500: analisi grafica
- Ftse Mib: analisi grafica
- Ftse Mib: analisi grafica
- Dollaro: aggiornamento
- Trump vince le elezioni
- Avena: analisi grafica
- Ftse Mib: analisi grafica
- Check up: nuova pubblicazione
- S&P 500: analisi grafica
- Cina: una settimana importante
- FED: ecco il primo taglio