Lo S&P 500  ha chiuso la seduta a 1.631, registrando un +1,02%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +1,59%.

Grafico:

Grafico nr. 1 - S&P 500

Grafico nr. 1 – S&P 500

Recentemente, analizzando lo S&P 500, si sono evidenziati principalmente tre aspetti tecnici:

  • sequenza di massimi e minimi decrescenti di breve termine;
  • solido canale rialzista avviatosi nell’ottobre del 2011;
  • recente tenuta dell’importante area di supporto di lungo termine a 1.552-1.576 (soglia delimitata dai massimi del 2000 e del 2007).

In poche parole, impostazione di breve negativa, ma di lungo saldamente positiva.

Ciò premesso, andiamo ad osservare il seguente grafico aggiornato, con evidenziate le ultime settimane del listino americano:

Grafico nr. 2 - S&P 500 - Sequenza massimi e minimi decrescenti

Grafico nr. 2 – S&P 500 – Sequenza massimi e minimi decrescenti

Nel grafico è evidenziata la sequenza di massimi e minimi decrescenti.

Inoltre, è facilmente osservabile come lo S&P 500 ora si ritrovi a contatto della trendline di massimi decrescenti.

Non sarà tanto il superamento di tale trendline a decretare l’esaurimento dell’impostazione di breve negativa, ma la capacità dello S&P 500 di oltrepassare il precedente massimo (1.654 punti).

D’altro canto, un’eventuale discesa al di sotto del precedente minimo a 1.560 punti confermerebbe invece la tendenza di breve negativa.

Nonostante la presenza del forte ipercomprato (vedi grafico nr. 1), che comunque è elemento da registrare, la chiusura di seduta e di settimana sui massimi (che rendono probabili un nuovo massimo giornaliero ed un uno nuovo massimo settimanale) mi porta ad attribuire più possibilità all’ipotesi che lo S&P 500 spezzi la sequenza di massimi e minimi decrescenti.

Ora ripropongo il grafico degli ultimi 15 anni dello S&P 500:

Grafico nr. 3 - S&P 500 - Area di supporto di lungo termine

Grafico nr. 3 – S&P 500 – Area di supporto di lungo termine

Lente di ingrandimento:

Grafico nr. 4 - S&P 500 - Pull back

Grafico nr. 4 – S&P 500 – Pull back

Considerata la reazione dell’indice americano a contatto dell’importante area di supporto di lungo termine, ad oggi dobbiamo affermare di essere in presenza di un pull back.

Pertanto, il calo avviatasi a fine maggio va classificato come una discesa a valenza positiva che ha permesso allo S&P 500 di ritestare una resistenza appena rotta e riconoscerla come nuovo supporto.

A meno di minimi inferiori al precedente (1.560, vedi grafico nr. 2), ipotesi a mio avviso meno probabile, l’impostazione attuale mi porta a ritenere che lo S&P 500 sia diretto verso nuovi massimi assoluti.

Riccardo Fracasso

Tagged with:
 

Comments are closed.

Set your Twitter account name in your settings to use the TwitterBar Section.