From the daily archives: martedì, Luglio 23, 2013

Inizio questo articolo ripercorrendo brevemente i punti salienti delle ultime analisi dell’oro.

Era il 24 Febbraio (al tempo l’oro valeva 1.666 dollari) quando si scriveva:

“Come possiamo osservare nel grafico dell’oro, la media mobile a 50 giorni ha recentemente incrociato verso il basso quella a 200 giorni; in altre parole, s’è verificato l’incrocio della morte.”

Il 4 giugno, quando l’oro quotava 1.412 dollari, dopo aver evidenziata la presenza di una Inverted cup with handle (letteralmente ‘tazza con manico rovesciata’) in fase di formazione, si affermava:

“Applicando la teoria alla pratica, possiamo affermare che una rottura convinta da parte dell’oro di 1.338 dollari renderebbe probabile il raggiungimento di area 1.188.”.

Il primo di  Luglio, dopo aver registrato l’effettivo raggiungimento dell’obiettivo indicato con largo anticipo, si scriveva:

“Riassumendo quanto finora scritto:

  • raggiungimento obiettivo della Inverted cup with handle;
  • formazione di una Engulfing Bullish piuttosto affidabile;
  • forte ipervenduto.

Sono tutti aspetti che indicano come probabile un rimbalzo.”.

A distanza di poche settimane è possibile constatare che il rimbalzo è realmente avvenuto, tant’è che ieri (22 Luglio) l’oro ha chiuso a 1.334 dollari (+12% dai minimi).

Grafico:

 

Oro

Oro

Com’è possibile notare, a dispetto del notevole rimbalzo in corso, l’oro rimane all’interno di un canale ribassista e proprio da ieri si ritrova a ridosso della trendline superiore di massimi decrescenti.

E’ bene tenere presente che tale trendline rappresenta un ostacolo al recupero in atto.

Tutto ciò avviene con un RSI a 2 giorni che indica un fortissimo ipercomprato.

Inoltre, ricordiamo quanto evidenziato  sempre ad inizio Luglio:

“Tuttavia, la chiusura mensile e trimestrale (Ndr: Giugno e 2° trimestre) sui minimi rendono probabile un nuovo minimo mensile nel mese di Luglio ed un nuovo minimo trimestrale in uno dei due mesi successivi (Agosto e Settembre).”.

Non si può assolutamente escludere che il recupero dell’oro prosegua, ma gli elementi finora citati (raggiungimento trendline superiore, presenza forte ipercomprato di brevissimo e chiusura di Giugno e del 2° trimestre sui minimi) suggeriscono quanto meno cautela.

Anche l’eventuale superamento della trendline, seppur aspetto positivo, non basterebbe per eliminare ogni preoccupazione.

A mio avviso, pur essendo gli attuali valori ancora convenienti in un ottica di lungo periodo, alleggerire eventuali posizioni in portafoglio per attendere di valutare un eventuale storno è comportamento finanziariamento corretto.

Nell’eventualità di una correzione, se l’oro si dimostrerà in grado di segnare un minimo crescente (quindi distintamente superiore ai 1.180 dollari) avremo un ottimo segnale di forza.

Riccardo Fracasso

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