Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 19.271 punti, registrando un +0,38%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +2,05%.
Grafico:
La scorsa settimana:
“In tale contesto è bene valutare ogni eventuale campanello d’allarme, ma fino a che non si avranno segnali concreti di debolezza, ha poco senso guardare verso il basso.”.
La settimana s’è effettivamente sviluppata verso l’alto.
La chiusura di seduta e di settimana sui massimi rendono probabili un nuovo massimo giornaliero (nella seduta di lunedì) ed un nuovo massimo settimanale (in una delle 4 sedute successive).
Ora, però, andiamo ad osservare il seguente grafico:
Come possiamo notare, applicando le estensioni di Fibonacci al rialzo avviatosi il 24 giugno, i livelli più importanti che otteniamo sono i seguenti:
-
18.226 (61,8%);
- 19.290 (100%);
- 21.012 (161,8%).
Il primo livello (18.226) è già stato oltrepassato e avete modo di vedere che il superamento è avvenuto non prima di una breve correzione.
Ora ci ritroviamo proprio a ridosso del secondo livello (19.290), ed il fatto che nelle ultime tre sedute il Mib ci abbia sbattuto la testa ben tre volte senza avanzare, qualche dubbio lo mette.
Recentemente si è evidenziata in più occasioni la notevole forza del Ftse Mib, e non mi riferisco tanto all’entità del rialzo ma soprattutto alla capacità di sovraperformare gli altri asset (oro, S&P, BTP, Eurostoxx).
Ritengo utile fissare alcuni punti che ritengo utili da ricordare nelle occasioni in cui un asset in rialzo dimostri una simile forza relativa:
- in una situazione di estrema forza, a meno che lo scenario tecnico non venga stravolto (con notevole perdita di forza), è preferibile considerare più come un’occasione di acquisto le fasi di correzione che di apertura di posizioni ribassiste gli allunghi;
- quanto più è elevata la forza relativa e tanti più elementi di conferma sono necessari quando si pensa di aver trovato il target al rialzo in corso;
-
giocar d’anticipo aprendo una posizione short in un mercato simile, credendo di prevederne l’area dell’obiettivo, è comportamento che spesso porta a sonore delusioni, specie se non protetto da rigidi stop loss; la ricerca del target in questa situazione è utile se atta ad individuare un’area presso la quale alleggerire eventuali posizioni long in portafoglio, o più semplicemente per riconoscere un livello e considerarlo come un’area critica, raggiunta la quale, si valuta il comportamento dell’asset (nel caso specifico il Ftse Mib); troppe volte, infatti, capita che un mercato in pieno bull market sorprenda gli operatori oltrepassando ostacoli durissimi.
Premessi tali punti, al momento, considerato il raggiungimento di un importante livello di estensione di Fibonacci ed in presenza di forte ipercomprato, trovo operazione assolutamente azzardata aprire posizioni long in questo periodo.
Per quanto siano fondate le considerazioni precedenti e per quanto il Ftse Mib potrebbe ancora sorprendere, un calo potrebbe essere dietro l’angolo ed in tal caso, nonostante la notevole forza relativa del nostro indice, probabilmente assisteremo comunque ad una discesa piuttosto consistente, dato che si viene da un rialzo spettacolare.
Concludo chiarendo che ad oggi l’impostazione è tuttora rialzista, ma il raggiungimento di un’area critica ci impone di valutare bene il comportamento del nostro Ftse Mib.
Riccardo Fracasso
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