Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 19.418 punti, registrando un +0,03%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,3%.
La perfomance complessiva del mese di Gennaio è di un +2,37%.
Nelle ultime settimane le analisi hanno ruotato intorno all’Exhaustion Gap (EG).
Di seguito una breve sintesi dei passaggi più importanti.
Mercoledì 15 gennaio si evidenziava la comparsa di un Exhaustion Gap (EG):
“Nel caso specifico, la seduta euforica odierna del Ftse Mib ha prodotto la formazione di un terzo gap up, classificabile, per l’appunto, come exhaustion gap.
Pertanto, stando ai dettami dell’analisi tecnica, il movimento rialzista in corso dal 12 dicembre non dovrebbe avere molta strada da percorrere e presto potrebbe correggere.
Tuttavia, va fatta una precisazione importante: la comparsa di un exhaustion gap rappresenta un importante campanello d’allarme, ma il vero segnale operativo per l’apertura di eventuali operazioni contrarie al movimento in essere si avrà solo con la chiusura del gap.”.
Il 24 gennaio si rendeva conto della chiusura dell’EG:
“Da notare la chiusura dell’Exhaustion gap e come la stessa abbia effettivamente avviato una notevole accelerazione ribassista.
Pertanto, ora abbiamo un segnale ribassista, peraltro rafforzato dalle chiusure di seduta e di settimana sui minimi che rendono probabile un nuovo minimo giornaliero (nella seduta di lunedì) ed un nuovo minimo settimanale (in una delle successive quattro sedute).”.
Grafico aggiornato:
Come potete osservare, dopo l’accelerazione ribassista di cui si parlava, il Ftse Mib è successivamente risalito, invertendo però la propria corsa proprio a ridosso del EG.
Ciò significa che l’EG ha agito da resistenza; in altre parole, il movimento cui abbiamo assistito è classificabile come un pull back che ha confermato l’impostazione ribassista del periodo.
A quel punto si sono avviate le vendite.
Tuttavia, va evidenziato un aspetto che stona in questo scenario ribassista:
Come potete osservare, in ben tre occasioni di questa settimana il Ftse Mib ha rimbalzato una volta raggiunta area 19.090 punti, che va quindi considerata un supporto.
Per di più il recupero nella parte finale della seduta odierna preannuncia nuovi probabili allunghi nella seduta di lunedì.
Apro una parentesi proponendo la tabella dei punti di Pivot su base settimanale (ovviamente calcolati considerando il massimo, il minimo e la chiusura della scorsa settimana), calcolata con l’apposito programma pubblicato in settimana:
Sia chiaro, potrebbe essere una semplice coincidenza, ma è interessante come sia il minimo (19.069) che il massimo (19.740) della settimana appena conclusa sono pressoché coincidenti con due punti Pivot settimanali.
Verificheremo col tempo il reale grado di affidabilità di questi punti.
Al momento, ne prendiamo semplicemente nota.
Tornando allo scenario, ovvio che in assenza della tenuta di area 19.090 l’analisi sarebbe stata più semplice perché tutti gli elementi avrebbero indicato verso la stessa direzione (al ribasso).
Ad ogni modo, a mio parere ancora oggi, seppur in misura meno ampia, lo scenario più probabile resta quello di una prosecuzione del calo in grado di chiudere almeno il secondo gap (quindi discesa almeno fino a 18.697 punti).
Riccardo Fracasso
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