From the daily archives: sabato, Marzo 29, 2014

Lo S&P 500  ha chiuso la seduta a 1.857 punti, registrando un +0,46%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -0,47%.

La settimana scorsa, nel check up, s’era evidenziata la potenziale presenza di un Double Repo ribassista, un particolare tipo di doppio massimo molto potente.

La settimana in corso ha portato allo S&P 500 l’unico requisito mancante al Double Repo (caratteristiche in più occasioni spiegate ed illustrate in questo blog):

Grafico nr. 1 - S&P 500 - Double Repo ribassista

Grafico nr. 1 – S&P 500 – Double Repo ribassista

Infatti, sin da lunedì lo S&P 500 ha chiuso sotto la media mobile a 3 giorni spostata in avanti di 3 giorni (3+3).

Si osservi inoltre come, da allora, la 3+3 abbia contenuto ogni eventuale tentativo di salita.

A questo punto l’analisi tecnica ci indica come probabile un’accelerazione ribassista, a meno di, come ovvio, eventuali smentite della figura.

I target potenziali con l’ausilio di Fibonacci:

Grafico nr. 2 - S&P 500 - Ritracciamento di Fibonacci

Grafico nr. 2 – S&P 500 – Ritracciamento di Fibonacci

Pertanto:

  1. 1.827 (38,2%);
  2. 1.810 (50%);
  3. 1.793 (61,8%).

Ci troviamo quindi in una situazione in cui tecnicamente da una parte è probabile un allungo del Ftse Mib (seppur con qualche segnale di eccesso), mentre dall’altro è probabile una correzione dello S&P 500.

Una sincronia tra i due indici avrebbe fornito maggiore sicurezza, ma non sempre il grafico è limpido come si vorrebbe.

Per quanto riguarda lo S&P 500, è bene ricordare che:

  • si tratta di un mercato molto tirato (+180% in 5 anni) e vulnerabile (altissima leva);
  • come ampiamente approfondito nel check up, è lecito ritenere che l’attuale fase ciclica degli Stati Uniti sia quella espansiva, nel corso della quale solitamente si alza la volatilità e si compie la fase distributiva che, come più volte scritto, dura qualche mese.

In buona sostanza, per quanto siano validi i livelli di Fibonacci pocanzi elencati e permanga una indiscutibile impostazione di lungo termine positiva, lo S&P 500 si trova in una situazione in cui non si può assolutamente escludere la possibilità di rapidi cali di circa 10 punti percentuali accompagnati da ampie fiammate della volatilità, andamenti tipici della fase di distribuzione.

Riccardo Fracasso

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