From the monthly archives: Aprile 2014

A conclusione della consueta analisi del venerdì sul Ftse Mib, vi ho lasciato col seguente quesito a risposte multiple:

“dal punto di vista finanziario, in base a quanto esposto e tenendo in considerazione il fattore rischio/rendimento, secondo voi a questo punto la soluzione finanziariamente più corretta è:

  1. incrementare le posizioni long;
  2. mantenere e vendere sugli strappi;
  3. azzerare eventuali posizioni long in portafoglio ed aprirne di short.”

Evidenzio innanzitutto che s’è sottolineato che la risposta doveva basarsi sul fattore rischio/rendimento.

Pertanto, la scelta più corretta non è quella che tra un mese ci avrà  permesso il miglior rendimento (nel momento in cui si investe non si conosce il futuro), ma quella che oggi rispetta maggiormente sia il fattore rendimento che il rischio sulla base delle considerazioni tecniche che sono state esposte all’interno dell’analisi:

“Ftse Mib molto forte con ampie probabilità di nuovi allunghi, ma in un contesto piuttosto tirato.”.

Va da sé che se si parte da considerazioni tecniche diverse da queste, il comportamento finanziario più corretto varia.

Esaminiamo una per una le tre diverse soluzioni:

  1. incrementare le posizioni long = pur consapevole che tale operazione possa generare rendimento, in presenza della chiara impostazione rialzista in corso da diverso tempo è corretto acquistare solo sulle correzioni poiché le stesse, proprio in virtù della forte salita, potrebbero rivelarsi ampie nel momento in cui dovessero manifestarsi; in buona sostanza, tale scelta non rispetta il fattore rischio.
  2. mantenere e vendere sugli strappi = tra i tre, questo è il comportamento finanziario che più rispetta il rapporto rischio/rendimento in base alle considerazioni tecniche precedentemente esposte; l’impostazione rialzista e la maggiore forza relativa ci consigliano di mantenere, mentre il gap up ed il forte ipercomprato ci suggeriscono di vendere (o anche solo alleggerire) su eventuali strappi verso l’alto e di tenersi in ogni caso (quindi anche in assenza di allunghi) pronti ad uscire nel caso in cui dovesse formarsi una figura di inversione ribassista. Un buon modo per mettere in pratica tale soluzione è quella di impostare un trailing stop almeno su una parte delle eventuali posizioni long in portafoglio.
  3. azzerare eventuali posizioni long in portafoglio ed aprirne di short = anche in questo caso, come nel primo, l’operazione potrebbe generare rendimento, ma è finanziariamente sbagliata perché non rispetta il fattore rischio. E’ errato anticipare le inversioni. Un conto è alleggerire/azzerare eventuali posizioni long in portafoglio, tutt’altro è aprirne short quando il mercato è comunque impostato al rialzo. Per di più, a rendere ancor più sbagliata tale operazione v’è la notevole forza relativa del Ftse Mib rispetto agli altri indici azionari. Come è vero che la scelta di un titolo da acquistare deve essere fatta tra quelli più forti, la scelta di un titolo da vendere allo scoperto deve ricadere su quelli più deboli. Sbagliato anche aprire nuove posizioni short per mediarne altre in perdita: è condiviso da tutti gli esperti che la mediazione delle posizioni perdita rappresenta un comportamento errato perché riduce la componente della diversificazione, innalzando il rischio, per di più in controtendenza.

Riccardo Fracasso

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