Ftse Mib: possibile recupero
Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 20.737 punti, registrando un +0,65%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,59%.
A distanza di due settimane dall’ultima analisi sul Ftse Mib ci ritroviamo il nostro indice su valori inferiori ma in fase di recupero.
Per di più, su base settimanale si evidenzia la formazione di una Harami cross bullish:
A differenza dell’Harami normale, l’Harami cross presenta come seconda candela una doji (corpo pressoché inesistente a causa della chiusura pressoché coincidente con l’apertura), aspetto che ne rafforza l’affidabilità.
A tale aspetto si aggiunga un buon posizionamento della figura, preceduta da un chiaro trend ribassista da invertire.
Ora comprimiamo le due candele:
La candela ridotta non conferma né smentisce il messaggio originario dell’Harami cross bullish.
In linea generale l’Harami cross bullish necessita di una conferma dalla prossima settimana.
Tuttavia, personalmente ritengo credibile l’ipotesi di una prosecuzione del recupero in corso.
Inoltre, la chiusura di seduta sui massimi ne anticipa ulteriori nel corso di quella di lunedì.
Ammesso e non concesso un allungo, cerchiamo di identificare gli eventuali target del rialzo in corso, dapprima osservando le forchette rialziste cui da tempo prestiamo attenzione:
Gli obiettivi rialzisti indicati sono due:
- la trendline superiore della forchetta meno inclinata (che attualmente transita a circa 22.800 punti);
- la mediana della forchetta maggiormente inclinata (che attualmente si muove intorno a 23.700 punti).
Entrambe le rette sono crescenti, motivo per cui i valori presso i quali transitano sono via via crescenti col passare del tempo.
Ad ogni modo, il fatto che gli ultimi due allunghi del Ftse Mib siano stati respinti dalla Forchetta meno inclinata (colore rosso) suggerisce di assegnare maggiori probabilità alla prima ipotesi.
Proseguiamo con la ricerca del target servendoci delle estensioni di Fibonacci, sempre mantenendoci su un time frame settimanale:
Statisticamente il target dell’estensione che il più delle volte si rivela corretto è quello intermedio (22.941), livello peraltro rafforzato dalla presenza della trendline superiore della forchetta meno inclinata vista nel precedente grafico.
Tuttavia, la notevole profondità della correzione B-C e l’area di resistenza dei 2000 punti per lo S&P 500 che può dirsi raggiunta, ci impongono di considerare seriamente l’ostacolo rappresentato dal primo livello di estensione di Fibonacci (21.926 punti).
Riccardo Fracasso
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