Era il 9 settembre quando, nell’esaminare il cambio euro/dollaro, che al momento incrociava ad 1,2891, si affermava:
“Probabilmente servirà del tempo per essere raggiunto e probabilmente prima si assisterà ad un rimbalzo da area 1,275, ma personalmente ritengo che almeno il primo obiettivo (intorno ad 1,22) abbia notevoli possibilità di essere raggiunto.”.
Grafico aggiornato:
Alla luce della settimana appena conclusa va registrato il calo dell’euro (quindi rialzo del dollaro) al di sotto del supporto 1,275.
La chiusura ad 1,2684 è troppo vicina al supporto per poter escludere sin d’ora l’ipotesi di una falsa rottura, ma è comunque nei pressi dei minimi settimanali, il che ne suggerisce ulteriori nella prossima.
A ciò va aggiunto che al momento abbiamo una chiusura mensile tendenziale (mancano ancora due sedute alla fine di Settembre) sui minimi, il che, se dovesse confermarsi, anticiperebbe un nuovo minimo nel mese di Ottobre.
In buona sostanza, a dispetto di un contesto grafico sempre più tirato (fortissimo eccesso di ipercomprato settimanale e fuoriuscita del cambio dalla seconda deviazione standard inferiore), i compratori di dollari sembrano intenzionati a prendere profitto a livelli ancor più vantaggiosi indicati con larghissimo anticipo (9 aprile):
Nel caso in cui il calo dovesse effettivamente proseguire, il prossimo target diverrebbe la trendline inferiore del triangolo (T2) che attualmente transita ad 1,22.
Con l’eventuale raggiungimento di tale area sarà bene rivalutare il quadro di fondo.
Considerato il contesto alquanto tirato, appare finanziariamente corretto incrementare/acquistare dollari solo nel caso di un’eventuale rimbalzo (dell’euro) in grado di pulire il grafico dagli eccessi tecnici.
Riccardo Fracasso
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