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Ecco come si presentava il grafico su base trimestrale e su scala logaritmica del cambio euro/dollaro alla chiusura dell’8 aprile:

Grafico nr. 1 - Euro/Dollaro - 8 aprile 2014

Grafico nr. 1 – Euro/Dollaro – 8 aprile 2014

Al tempo basai un’analisi su questo grafico nella quale espressi la mia positività sul dollaro:

“In buona sostanza, pur consapevole che per ottimizzare un eventuale ingresso sia necessario ricorrere a grafici con time frame più breve, stando all’analisi tecnica e ragionando in un ottica di lungo periodo, l’attuale momento appare come propizio per l’acquisto di dollari.

Ovvio che la situazione cambierebbe (a favore dell’euro) nel caso di rottura convinta della trendline superiore.

Nel caso di tenuta di tale trendline, invece, il primo obiettivo di lungo termine sarebbe la trendline inferiore, che al momento transita intorno ad 1,22 (raggiungerla significherebbe per il dollaro un guadagno dai valori attuali di circa il 12%).”.

Grafico aggiornato alla chiusura di venerdì:

Grafico nr. 2 - Euro/Dollaro - 5 dicembre 2014

Grafico nr. 2 – Euro/Dollaro – 5 dicembre 2014

A distanza di 8 mesi è possibile affermare, senza timore di smentita, che l’indicazione era giusta  poiché il dollaro è effettivamente salito ed attualmente si trova proprio a ridosso della trendline inferiore del triangolo che s’era indicata come il primo obiettivo di lungo termine.

Sempre ad Aprile, si fornì il seguente dettaglio:

“L’eventuale rottura del triangolo solitamente si consuma in un punto compreso tra i 2/3 ed i 3/4 della profondità del triangolo; tale area è delimitata nel grafico dalle due trendline tratteggiate blu  e che rimandano l’evento tra il gennaio e l’ottobre del 2015.”.

Siamo a dicembre, a ridosso dell’intervallo temporale indicato.

Giunti a tale punto, non è possibile escludere né l’ipotesi di una rottura immediata della trendline né quella di un periodo di consolidamento da parte del dollaro.

La strategia finanziaria che meglio si sposa con tale situazione di incertezza di breve periodo è, a mio avviso, quella di:

  • mantenere le posizioni in essere (alleggerire nel caso di posizioni molto ampie);
  • non cavalcare l’eventuale correzione con una operazione short ma …
  • … sfruttarla, per chi non fosse sufficientemente posizionato, per acquistare/incrementare.

Riccardo Fracasso

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