S&P 500/Ftse Mib: ufficiale la falsa rottura
Il 16 gennaio, esaminando il grafico dello spread tra S&P 500 e Ftse Mib, evidenziai una possibile falsa rottura del range laterale entro il quale le quotazioni si muovevano addirittura dal 2012.
Tutto sarà più chiaro osservando il grafico:
Innanzitutto va spiegato che un andamento rialzista descrive una maggior forza dello S&P 500 rispetto al nostro indice, e viceversa.
Si osservi come le inversioni di forza relativa nel passato abbiano anticipato tendenze piuttosto durature (diversi mesi); pertanto, intercettarle correttamente è estremamente utile.
Tale informazione può ritenersi privilegiata (e quindi ancor più importante) se si considera che un ristretto numero di operatori esamina la forza relativa tra i diversi indici.
Osservando il grafico e concluso il mese di Gennaio, è possibile ufficializzare tale falsa rottura.
Infatti, ad una breve e temporanea fuoriuscita verso l’alto del range laterale, ha fatto seguito un rapido e profondo rientro, frutto della consistente maggior forza relativa del Ftse Mib rispetto allo S&P 500.
Nelle precedenti fasi in cui il nostro indice sovraperformò quello americano (movimenti avviatosi nel Luglio 2012 e nel Luglio 2013), quest’ultimo non scese, ma semplicemente guadagnò meno del nostro.
In buona sostanza, ritengo improbabile che l’andamento in controtendenza tra i due indici di Gennaio possa durare diversi mesi.
Quindi, o l’indice americano nel corso di Febbraio trova una base solida dalla quale ripartire (ipotesi cui attualmente assegno maggiori probabilità), o per noi diventerà alquanto difficile salire in controtendenza per molto tempo.
Riccardo Fracasso
2 Responses to S&P 500/Ftse Mib: ufficiale la falsa rottura
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buon giorno Riccardo e per prima cosa grazie.la mia è una richiesta di consigli relativamente al momento di entrata con bond bei in valuta try e rand.so che nulla ha a che vedere con l’articolo di oggi ma mi sono permesso di chiedere alla persona che ritengo una delle più competenti e geniali.cordialità
Grazie per le splendide parole ma non vorrei che nel sopravvalutarmi commettessi degli errori.
Se esiste una cosa della quale sono sicuro in materia finanziaria, è proprio che non sono assolutamente infallibile.
Le mie previsioni non sempre si sono avverate e, sono certo, non sempre lo saranno in futuro, e non lo dico per falsa modestia ma per ferma convinzione.
Per cui attenzione a basare la propria operatività secondo presupposti sbagliati.
Ed attenzione ad incorrere in eccessive sovraesposizioni, specie in valute così volatili.
Inoltre, i miei non devono essere considerati consigli (per regolamento non posso fare consulenza tramite il blog), ma semplici analisi.
Dopo tali indispensabili premesse, passiamo alle valute.
La tendenza degli ultimi mesi dell’euro rispetto alle principali valute è ribassista.
Nel breve, vedo come probabile un rimbalzo dell’euro nei confronti delle altre valute.
Se effettivamente dovesse verificarsi (e non posso averne certezza) e se i recenti minimi non dovessero essere ritoccati, il rimbalzo troverebbe il primo ostacolo in area 13,48 (rand) ed eventualmente, successivamente, a 13,72.
Per quanto riguarda la lira turca, non mi piace il quadro grafico.
Meglio perdere un’occasione che dei soldi.
Personalmente, considerando il rapporto rischio/rendimento, preferisco di gran lunga monitorare con molta attenzione il dollaro.
Buona serata.