Oro: approfondimento grafico
Con questa analisi prenderemo in esame l’oro ricercando dei riferimenti tecnici che, a mio avviso, andranno monitorati.
Grafico:
I massimi decrescenti avviatosi a partire dal 28 agosto 2013 consentono di tracciare una trendline ribassista che riveste una notevole importanza.
Grazie ai due minimi A e C ed al massimo B, invece, è possibile disegnare una forchetta rialzista.
Si tratta, almeno per il momento, di una forchetta ufficiosa perché priva del movimento di riconoscimento sulla parallela inferiore (chi volesse approfondire la teoria può scaricarsi l’ebook ‘FORCHETTA DI ANDREW’).
Identificati i riferimenti grafici (trendline decrescente e forchetta rialzista), concludiamo l’analisi fissando alcuni punti importanti:
- fino a che l’oro si manterrà al di sopra della parallela inferiore (che al momento transita a circa 1.160 dollari) l’ipotesi di questa forchetta sarà da prendere in considerazione;
- un eventuale movimento di riconoscimento implicherebbe una breve discesa contenuta dalla parallela inferiore;
- il movimento di riconoscimento rappresenta una conferma importante ma non essenziale ai fini della validità di una forchetta;
- il primo obiettivo della forchetta è rappresentato dall’area intorno alla mediana, che attualmente si muove a 1.260 dollari (valore però via via crescente col passare del tempo);
- fino a che l’oro dovesse mantenersi al di sotto della trendline di massimi decrescenti (retta rossa), l’impostazione resterà indiscutibilmente ribassista;
- un’eventuale superamento convinto, invece, rappresenterebbe un importante segnale di forza.
Riccardo Fracasso
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Tu pensi che salirà più’l’oro o il dollaro?
Li ritieni in questa situazione concorrenti verso l’alto ?
,che relazione esiste tra un possibile storno del sp500 e una rivalutazione di oro e dollaro?
Grazie aldo
Salve Aldo.
L’oro, come tutte le materie prime, è denominato in dollari per cui un deprezzamento del biglietto verde rappresenta un elemento positivo.
Tuttavia, si tratta di un solo elemento, seppur importante, per cui la correlazione inversa tra materie prime e dollaro non è sempre rispettata.
I grossi rialzi dell’oro solitamente si hanno quando i rendimenti obbligazionari sono poco appetibili (condizione attualmente presente) e quando scoppia un elemento che crea forte tensione come il fallimento della Lehman.
Sull’oro comunque attenderei conferme, in un senso o nell’altro, prima di esprimere un’opinione.
Sul dollaro siamo in fase di correzione (quindi rimbalzo dell’euro).
Secondo alcuni studi, inoltre, non esiste una correlazione tra l’andamento del dollaro e dello S&P, anche se c’è da dire che un rafforzamento eccessivo del dollaro (come quello avvenuto nell’ultimo anno) è sfavorevole all’economia USA e può portare a delle conseguenze almeno in termini di forza relativa anche sui listini azionari.
Riccardo