Lo S&P 500 ha chiuso la seduta (giovedì) a 2.076 punti, registrando un -0,03%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -1,18%.
Grafico:
Il minimo registrato nel corso di questa settimana (2.056 punti) ci impone di considerare un nuovo canale di medio periodo, sempre ascendente, ma meno inclinato rispetto al precedente.
Ora estendiamo il campo d’analisi attraverso il seguente grafico su base mensile e su scala semi-logaritmica (da preferire a quella lineare nel caso di grandi escursioni, ovviamente più frequenti nei grafici di lungo termine):
Innanzitutto si osservi la trendline di lungo termine che ha supportato l’intero rialzo avviatosi a Marzo 2009.
Inoltre, premesso che l’ultima candela è rappresentativa di Luglio (mese appena iniziato), si osservi dall’ingrandimento come i prezzi stiano mettendo pressione alla trendline a tal punto da sforarla, seppur lievemente.
Questa situazione si presta a due diverse chiavi di lettura:
- opportunità (in linea generale è corretto acquistare nei pressi dei supporti);
- pericolo (rischio della rottura convinta di una trendline molto importante).
Fermo restando che il rapporto rischio/rendimento, come ampiamente documentato nel corso del recentissimo check up, descrive scarsa convenienza per l’indice americano, personalmente attribuisco più probabilità all’ipotesi di una reazione (anche decisa) dai supporti per le prossime settimane.
Ovviamente gli sviluppi della vicenda greca rappresentano una variabile cui tener conto.
Riccardo Fracasso
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