Titoli di stato: aggiornamento
Circa due mesi fa, esaminando la situazione dei principali titoli di stato pubblicai, tra l’altro, una tabella che li riportava in ordine decrescente di rendimento reale:
Di seguito la tabella aggiornata in ordine alfabetico:
In questa tabella vi invito a prestare attenzione alla colonna che ospita i dati dei rendimenti lordi (non quelli reali).
Premessa: l’andamento del prezzo di un titolo obbligazionario è inversamente proporzionale al suo rendimento lordo, per cui un calo del rendimento implica un apprezzamento del titolo.
Complessivamente i valori sono piuttosto simili rispetto a quelli di due mesi fa.
E’ giusto comunque evidenziare che nel corso di questi due mesi abbiamo assistito ad oscillazioni molto estese, in particolar modo per i titoli appartenenti all’Area Euro, a causa della vicenda greca.
Basti sapere che il rendimento del decennale greco, che attualmente è pari ad 11,45, circa un mese fa, nel pieno della crisi, si muoveva al di sopra del 19%.
Ora esaminiamo la tabella aggiornata ed ordinata in funzione dei rendimenti reali:
Solo 6 i decennali con un rendimento reale superiore al 2%: Greca, Brasile, Messico, India, USA e Cina.
Tra questi, a mio avviso, il più interessante appare quello Messicano, che offre un buon rendimento lordo con un’inflazione che da inizio anno ha dimostrato una certa stabilità.
Evidenzio, ad ogni modo, la sconvenienza generale del mercato obbligazionario, che sarà messa a nudo nel momento in cui l’inflazione inizierà a salire.
Riccardo Fracasso
2 Responses to Titoli di stato: aggiornamento
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La mia e’ una domanda fuori tema,spero di non essere sgradito.
Mi risulta che agosto e settembre saranno un periodo
in caduta pesante per i listini in generale, non ne capisco il motivo. E vero che probabilmente ci sara l’aumento dei tassi in america ma in modo contenuto, e comunque ci sara’
perche’ l’america va bene. Pertanto a cosa imputare una discesa pesante…
Le mie informazioni credo siano corrette e i gestori di fondi sono pronti alla discesa…
Grazie aldo
Salve Aldo,
non so fornire una tempistica precisa ma credo che dopo un eventuale ulteriore allungo (che sta tardando) potrebbe avviarsi una decisa ondata di vendite, stavolta proveniente dagli Stati Uniti.
I motivi? Molti indicatori indicano per i listini americani un eccesso insostenibile nel tempo.
Riccardo