From the daily archives: mercoledì, Agosto 5, 2015

Si apre questo post ribadendo che si scrive sempre nella piena consapevolezza di non conoscere il futuro e col semplice fine di indicare lo scenario più probabile e, soprattutto, di riconoscere ed evidenziare le fasi in cui il rischio è alquanto elevato.

Di seguito i target rialzisti di alcuni indici azionari:

  • S&P 500 = area 2.190/2.200 (pivot R1 / obiettivo uscita rialzista range laterale);
  • Ftse Mib = area intorno alla trendline superiore della forchetta rialzista (che attualmente transita a 25.200 punti);
  • Eurostoxx = area 3.836 (massimi di Aprile).

Si tratta di target e, proprio sulla base delle considerazioni di inizio articolo, non necessariamente saranno raggiunti.

In altre parole, pur essendo lo scenario che al momento reputo più probabile per i mercati azionari, non è quello certo; tale precisazione è indispensabile nell’attuale fase di breve termine potenzialmente profittevole ma, interna ad un contesto di più ampio respiro potenzialmente molto pericoloso.

Quella attuale è una fase in cui il mercato azionario, considerato nel suo complesso, probabilmente ha ancora lievi margini di rialzo ma col rischio elevato che una correzione decisa sia dietro l’angolo.

Questa volta, il calo non dovrebbe esser innescato da vicende come quella greca, ma dalla borsa americana, non più in grado di sostenere un rialzo caratterizzato dagli eccessi più volte evidenziati (leva, durata ed entità del rialzo, prolungata assenza di correzioni importanti, ipercomprato, ecc.) soprattutto nel corso degli ultimi check up.

Alla luce di tali riflessioni, dal punto di vista finanziario appaiono sconsigliabili (operatività di trading a parte) nuovi acquisti sui mercati azionari, mentre la strategia più corretta è quella di sfruttare eventuali ulteriori strappi rialzisti per liquidare ed iniziare ad alleggerire sin d’ora la componente azionaria in presenza di eccessive sovraesposizioni in portafoglio.

Riccardo Fracasso

 
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