Sabato scorso, alla conclusione di una settimana pesantissima, nell’esaminare lo S&P 500, si concludeva così:
“Considerato quanto finora esposto, buone possibilità di un rimbalzo di breve periodo, all’interno di un contesto di medio periodo piuttosto negativo.”.
Il rimbalzo, non prima di una velenosa coda ribassista che ha portato ulteriore panico, può dirsi effettivamente avviato:
Area 1.960 punti (che si era indicata come possibile supporto) è stata frantumata dallo S&P 500, il che dimostra la violenza del calo.
Ora un pizzico di didattica: un trend al ribasso non si riconosce da quanto in basso si spingono i propri massimi, ma dalla sequenza di massimi decrescenti.
Ciò premesso, segnato un minimo (1.867 punti), avremo conferme ribassiste nel caso in cui il recupero dello S&P 500 in corso finisse per segnare un massimo decrescente.
Personalmente ritengo che il rimbalzo non sia esaurito e che potrebbe convincere i più che il peggio sia alle spalle.
Allo stesso tempo, però, è mia opinione che tale recupero finirà per registrare un massimo decrescente.
In altre parole, si tratta di un’interruzione di un trend ribassista che a mio parere tornerà a farsi sentire.
Riccardo Fracasso
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