Ftse Mib: hammer settimanale
Questa brevissima analisi sul Ftse Mib ad integrazione di quella di venerdì, esaminando il seguente grafico settimanale:
Si osservi la formazione di un Hammer.
In linea generale tale figura richiede conferma dal periodo successivo (nel caso successivo, la prossima settimana).
Ciò premesso, la formazione in gap down, le dimensioni del corpo estremamente inferiori a quelle dell’ombra inferiore ed i volumi in aumento (tipici di esaurimento trend) sono caratteristiche che rafforzano notevolmente l’affidabilità dell’Hammer in oggetto.
Pertanto, ferma restando l’importanza determinante dell’esito del referendum inglese, l’impostazione grafica ci indica come probabile un rimbalzo di qualche settimana.
Sia chiaro, però, si sta pur sempre parlando di rimbalzo, non di inversione.
Riccardo Fracasso
22 Responses to Ftse Mib: hammer settimanale
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Ciao Riccardo,
da un lato avrei voglia di dire molte cose (quanta acqua sotto i ponti è passata in svariati mesi !), ma allo stesso tempo questa voglia è come annacquata da un progressivo e sempre maggiore disinteresse. Dovuto principalmente alla sensazione di trovarmi a commentare una commedia, una recita, dove pochi sanno in anticipo il copione e guidano le danze mentre dall’altra parte una massa di illusi si ingegna a poterne prevedere gli esiti. Un esempio per tutti proprio la Brexit dove questa situazione ha assunto caratteri di tale cinismo grottesco da rendere la commedia, se possibile, ancora più nauseante. Un giornale titolava “3 colpi di pistola salvano l’Europa”, ma si potrebbe pure parafrasare in “3 colpi di pistola partoriscono un hammer” ed è perfino inutile spiegare il ribrezzo che (almeno a me) provoca una simile constatazione. Anche perché stavolta non ci si può neppure nascondere dietro la solita foglia di fico del “pretesto” di un movimento già scritto, altrimenti ci si dovrebbe chiedere il non-senso di scoprire il rischio Brexit all’improvviso dopo mesi, sprofondare pochi giorni per poi altrettanto all’improvviso nuovamente esorcizzarlo mentre il referendum ancora si deve svolgere.
Ma tant’è.
La schizofrenia che ormai dilaga credo sia (involontariamente) testimoniata proprio dal fatto che, alla resa dei conti, da un anno a questa parte si è avuto veramente un TREND per appena un paio di mesi, da metà dicembre a metà febbraio. Tutto il resto è stato solo una convulsione senza costrutto né senso, se è vero che da metà febbraio fino a dieci giorni fa il trend è stato laterale (un triangolo), poi pareva finalmente aver ripreso direzionalità al ribasso ed invece neppure il tempo di dirlo ed ecco appunto il contrordine con l’assassinio di cui sopra all’insegna di un agghiacciante “tutto fa brodo”, l’hammer e la prospettiva di “settimane di recupero”, cioè in sostanza tornare ancora una volta nel trend laterale.
Curioso che in tutto questo proprio gli unici 2 mesi di trend (quelli di inizio anno) abbiano però colto di sorpresa il 95% delle persone, a conferma che in fondo i trend laterali (come era pure quello precedente) hanno la precisa funzione di far assuefare ai rimbalzi, creare la convinzione di recuperi sistematici, infondere un senso di “congruità” (o addirittura sottovalutazione) dei prezzi correnti, alimentare speranze di recuperi e risalite…insomma far abbassare la guardia. Per poi far scattare la mannaia, che non è mai telefonata (come infatti non lo è stato a gennaio) e quindi serve – mi permetto di dirlo – a far cadere in trappola anche l’AT nei momenti topici.
Per quanto mi riguarda, ho sempre espresso la convinzione che il mercato non regala nulla neppure quando sembra, e mi pare che soprattutto le vicende delle banche – in appena pochi mesi da quando lo sostenevo – lo abbiano abbondantemente dimostrato.
Così come gli effetti del QE, così come le evoluzioni dell’economia, ecc.
E così torniamo al discorso della commedia : ci sarebbero tante cose di cui parlare se solo sembrasse di discutere di eventi che seguono un loro corso naturale: ma la sensazione di ragionare invece su copioni già decisi, scritti ed attuati da altri mortifica e deprime ogni voglia di farlo, non foss’altro che per senso di dignità e rispetto della propria intelligenza.
E’ per questo (o anche per questo) che mi sono quasi dileguato, preferisco dedicare il mio tempo a cose decisamente più vere ed autentiche.
Ciao Riccardo.
P.S: già che ci sono, volevo togliermi una curiosità dall’amico /utente Maurizio. Ancora non sono riuscito a capire la ragione ed il senso di quest’alternanza sistematica e quasi ossessiva di maiuscolo e minuscolo nello scrivere. E’ noto che la netiquette del web censura il maiuscolo quando è usato senza motivo (in quanto equivale a gridare, oltre che disturbare la vista), ma siccome sono convinto che Maurizio lo sappia o comunque non abbia alcun intento negativo, proprio per questo ero ancor più incuriosito dalle oscure ragioni di questo vezzo, che non ho mai visto da nessun’altra parte.
Ciao Andrea,
mi unisco al tuo ribrezzo in merito al titolo di giornale che hai riportato.
Per quanto riguarda i problemi del settore bancario, hai il giusto merito di averne indicato le criticità.
Tuttavia, si sta parlando di problemi presenti da anni come esiste da tempo un livello di leva (mi riferisco al margin debt) su valori superiori a quelli del 2007.
In buona sostanza, bombe pronte a scoppiare ve ne sono sempre e se chi opera dovesse star fuori esclusivamente per questi motivi non investirebbe mai.
Un’analisi ben formulata (non solo tecnica) ci aiuta a capire quando è il caso di giocare in difesa e quando all’attacco.
Per esempio il concetto di trend è fondamentale, ma non solo.
Non nascondo poi, col senno del poi, che, usando il tuo termine, forse (anzi, sicuramente) sono io che ho risposto con ritardo alla ‘telefonata’ fatta dall’analisi tecnica mesi fa, a quella distribuzione volumetrica sui massimi dello S&P500.
In ogni caso, non s’ha mai avuto l’illusione che qualsiasi tipo di analisi, anche la più accurata, potesse portare a prevedere il futuro con certezza.
L’analisi tecnica deve fornirci una strategia che, unitamente al buon senso, ci consente di pianificare un portafoglio (il concetto di portafoglio nel suo complesso è importante e, comprensibilmente, nel blog sfugge) e ribilanciarlo nel caso di necessità; se ciò porta come risultato di lungo termine all’efficienza (quindi rendimento rapportato alla volatilità) avremo raggiunto il nostro scopo.
Se, invece, ci si illude che l’analisi (qualsiasi) sia in grado di svelarci il futuro con certezza, non è l’analisi a sbagliare ma è chi parte da un presupposto sbagliato (è un po’ come illudersi che una squadra debba vincere tutte le manifestazioni).
Quando l’analisi (o quando la personale lettura che noi le diamo) non ci porta nella giusta direzione, è la disciplina a salvarci, e per disciplina intendo, tra l’altro, il rispetto della diversificazione oltre che la disponibilità di prenderne atto e cambiare direzione, senza intestardirci.
L’analisi ci consente di avere una strategia e la strategia ci consente di non farci portare a spasso dai vari falsi segnali del mercato.
Sapere se è preferibile ‘vendere sugli allunghi’ o ‘cavalcarli’ è molto importante, per esempio.
Sul fatto che il mercato sia manipolato, è vero, ma cercare di trovarsi il più delle volte (sempre è impossibile) dalla parte della mano primaria (e consentimelo, in più occasioni lo si è fatto in questa sede) e costruire un portafoglio in grado di sfruttare eventuali opportunità ed al tempo stesso di non rimanere eccessivamente in balia di qualcosa che può definirsi incontrollabile (anche nel caso in cui le cose non vadano come da attese), attraverso la disciplina e, anche se forse non sarai d’accordo, l’analisi, rappresenta una sfida che fa della finanza (almeno a mio giudizio) una delle materie più affascinanti (e che per questo motivo amo).
Ciao Andrea.
Grazie!
Io,osservatore neofita, trovo interessantissimo questo scritto: comprendo ancora di più, che “so di non sapere”… Intanto scruto l’Oceano della finanza, immergendo i piedi q.che volta, a volte trovo ristoro, a volte mi travolgono i brividi.
Buona giornata
Ste
Prego, buona giornata.
Riccardo
Sig. Andrea condivido in pieno il suo sdegno !!! Assurdo percepire tutta questa euforia da parte della Stampa, da parte dei Mercati che ripartono al rialzo (anche se su quest’ ultimi era tutto abbastanza scritto, es. Nostro Mib abbiamo raggiunto i 16200 ed era un momentaneo forte supporto….e guara caso è successo ciò che è successo) , il tutto per un fatto gravissimo come un omicidio. Ieri addirittura un inviato di SKY ( tv estremamente controllata ) mentre aggiorna i sondaggi che darebbero il fronte del Brexit in minoranza , saluta dicendo ” …..sperando che questa morte sia valsa a qualcosa ” !!!! ….SIA VALSA A QUALCOSA !?????? Ma siamo completamente fuori di testa !??!! Con che coraggio un giornalista si permette di “etichettare” un elettorato, che è giusto sia e deve essere libero di scegliere , come BRUTTO e CATTIVO se vuol scegliere di uscire dalla U.E. !?!!!….Allora io potrei dire che le “mani sporche di sangue” ce l’ hanno tutti quegli elettori pro-Euro, perchè così facendo sono complici di migliaia di suicidi di piccoli imprenditori che non ce la fanno più ad andare avangi causa leggi folli della U.E. , oppure son complici di ogni reato commesso da Extracomunitari fatti entrare selvaggiamente in Europa !?!!!
Buonasera Riccardo
Per esaurimento del trend intendi che ci stiamo piano piano allontanando dal minimo annuale ?
Grazie
Ciao Graziano,
mi riferisco alla tendenza ribassista delle ultime settimane, non certo al trend di fondo che resta saldamente ribassista.
Saluti.
Riccardo
Ciao Riccardo
presumo che si parli di rialzo a breve in caso di permanenza della Gb in Europa ma in caso di uscita?
Ritieni sempre valida comunque vada a finire il referendum l’idea di alleggerire su eventuali rialzi del ftsemib?
Ciao Danilo,
nel caso di uscita, come scritto un recente articolo, prevedo un crollo immediato.
Per quanto riguarda la seconda domanda, ovviamente dipende dall’orizzonte temporale col quale si opera.
A mio avviso un trader cavalca l’eventuale rialzo, mentre l’investitore no.
Se dovessi cambiare idea (ne dubito), ad ogni modo, lo farò presente.
Saluti.
Riccardo
Ciao Riccardo,
grazie per le risposte.
In merito al TRAILING STOP, se sta scritto: “risalite a 0,54 poi t.s. per area 0,63” cosa significa ?
Io ho capito il tuo articolo, ma scritto così cosa significa ?
Michele
Ciao Michele,
sempre difficile interpretare quanto scritto da altri analisti ma, scritto così penserei a ‘target successivo’ e non a trailing stop.
Riccardo
Grazie
Ciao Riccardo e grazie delle continue analisi. Sembra confermarsi il patern di Island Reversal menzionato dal lettore Zaher. Fosse cosí in chiusura della settimana sarebbe un forte segnale long di medio? Inoltre come la vedi sul margin debt in mini rimbalzo? Grazie
Ciao,
quello di Zaher è su base giornaliera mentre quello tendenziale che abbiamo ora è su base settimanale.
Si, sarebbe un segnale che conferma ulteriormente un rialzo di qualche settimana.
Il margin debt in rialzo è un aspetto positivo ma resta su valori pericolosi.
Riccardo
Buongiorno Riccardo, posso chiederti se hai mai sentito di una statistica/indicazione che dice che in caso di due gap consecutivi in due giornate consecutive, il secondo gap venga chiuso entro i 2 giorni consecutivi? Il tutto considerando che il nostro indice viene da 2 gap consecutivi al rialzo
Ciao Filippo,
mai sentita.
Riccardo
@Filippo. Io l’ho sentita e letta qualche volta su un sito di AT. Secondo questa “teoria” c’è una probabilitá molto elevata che venga chiuso quello piú vicino entro 3/5 sedute. Nelle volte in cui mi ho osservato questa tecnica devo ammettere che così è stato ma non sono in grado né di confermare né di smentire nè tanto meno di indicare una fonte didattica.
Grazie Oleh!
Buongiorno Riccardo,
non sono un esperto di A.T., se puoi potresti spiegarmi cosa è la formazione di un hammer?
Grazie
Marco
Ciao Marco,
ti rimando alla lettura dell’ebook:
http://finanzaedintorni.info/ebook/candele/
Saluti
Riccardo
Ciao Riccardo, innanzitutto complimenti per le ottime analisi, ma questo è sotto gli occhi di tutti. Ti pongo un quesito a “pelle”: secondo te un esito positivo del referendum inglese sulla brexit (nel senso che vince il SI per rimanere in europa) può davvero dare il via ad un rialzo del nostro indice oppure ormai praticamente il mercato ha già scontato entrambi i risultati? Non vorrei pensare male, ma sui mercati quando una cosa è palese (forte rialzo in caso di bremain) poi le mani forti cercano in qualche modo di ribaltare la situazione a loro favore, e cominciano gli scherzetto… Perdona il lessico poco tecnico! Grazie mille e buona serata!
Ciao Marco e grazie dei complimenti.
Lessico molto comprensibile.
Ovviamente non può esser scontato uno scenario e al tempo stesso il suo opposto.
Pur avendo sempre attribuito maggiori possibilità alla permanenza, l’esito non può definirsi palese.
Ciò premesso, ritengo che il Remain sia parzialmente scontato dai mercati: da una parte è evidente che da qualche seduta ci sia stato qualche riposizionamento, dall’altro è più che credibile pensare che alcuni investitori siano tuttora in attesa dell’esito prima di incrementare.
In altre parole, nel caso di permanenza, mi attendo un’ulteriore estensione rialzista, ma non vedo target ambiziosi.
Buona serata Marco.
Riccardo