From the monthly archives: Luglio 2016

La volatilità dell’Eurostoxx 50 è rappresentata dal VSTOXX (quello che possiamo definire il VIX europeo), un indice che riporta i movimenti di copertura (tramite derivati) del sottostante; quanto maggiore è il suo valore e tanto maggiore è la copertura da parte degli operatori, e viceversa.

Esso indica l’aspettativa di volatilità del mercato a 30 giorni (ad esempio, un Vstoxx pari a 15 punti indica una variazione attesa annualizzata del 15% per i prossimi 30 giorni).

Pertanto, esso è considerato come una misura attendibile della paura (quindi dell’avversione al rischio) degli investitori.

Di conseguenza, eventuali notizie negative aumentano il timore tra gli investitori, spingono al rialzo la volatilità e deprimono il mercato sottostante.

Viceversa, notizie positive riducono l’avversione al rischio tra gli operatori, comprimendo la volatilità ed innalzando il sottostante.

Di seguito, il grafico comparato dell’Eurostoxx 50 e del VSTOXX:

Eurostoxx 50 - VSTOXX

Eurostoxx 50 – VSTOXX

Il Vstoxx quota 19,12.

Il grafico ci permette di raccogliere informazioni importanti relative al comportamento da inizio anno:

  • il Vstoxx ha raggiunto i minimi annuali, il che implica, per quanto spiegato precedentemente, propensione al rischio, situazione opposta a quella di panico, timore degli investitori; livelli lontani anni luce rispetto ai picchi di volatilità  da esaurimento trend che hanno accompagnato le inversioni delle precedenti tendenze primarie ribassiste;
  • il Vstoxx sta mettendo pressione ad area 20, soglia che ha sempre retto nei precedenti 4 casi in cui quest’anno è stata raggiunta ed ha coinciso (o lievemente anticipato) con TOP sull’Eurostoxx 50 dai quali hanno avuto inizio vendite decise. Ovviamente, come spiegato recentemente, il passato non garantisce la propria ripetizione nel futuro, ma ci offre una indicazione cui dover tener conto.

Riccardo Fracasso

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