Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 16.265 punti, registrando un -1,75%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -3,25%.
Grafico:
Di seguito i punti salienti:
- allargamento dello spread;
- minor forza relativa del nostro indice rispetto alle altre borse;
- estrema debolezza del settore bancario (- 10,08% settimanale);
- chiusura settimanale nei pressi dei minimi;
- chiusura settimanale inferiore alla trendline inferiore del canale ribassista.
Tutti aspetti negativi che rendono il quadro alquanto cupo.
D’altro canto, esistono degli elementi che non definirei come positivi ma, perlomeno, come aspetti non negativi:
- la modesta entità con la quale i prezzi hanno chiuso al di sotto del canale suggeriscono di non escludere a priori l’ipotesi di un temporaneo sforamento;
- al momento, i minimi delle precedenti due settimane (intorno ad area 16.200) non sono stati rotti.
A ciò s’aggiunga il raggiungimento del Ftse Italia Banche della trendline del canale ribassista, che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) fungere da supporto per un rimbalzo:
Ad ogni modo, dall’analisi emerge un quadro molto fragile, in cui operazioni long assumerebbero finalità puramente speculative.
Tutte le incognite legate al piano di risanamento di MPS sono lo specchio di quelle del settore bancario italiano e, di riflesso, del nostro listino.
Al momento non sono state indicate date ufficiali ma, secondo le attese, il periodo d’adesione alla conversione dei bond subordinati potrebbe avere inizio a fine mese.
Considerando anche la data del referendum (4 dicembre), è da mettere in conto un certo aumento della volatilità.
Riccardo Fracasso
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