Nonostante l’ottima performance di Dicembre (+13,61%) e del 4° Trimestre (+17,28%), il 2016 si chiude con un bilancio negativo (-10,20%) per il Ftse Mib.
Grafico su base annuale:
La semplice osservazione del grafico consente di notare che negli ultimi 20 anni non abbiamo mai assistito a chiusure annuali negative isolate, ma sempre seguite da un’altra molto pesante, con minimi intrayear ancor più profondi e, per di più, rivisti o persino violati l’anno dopo ancora.
Inoltre, in tutti e tre i casi, nel corso dell’anno successivo non furono segnati massimi crescenti; se ciò si ripetesse, nel corso di tutto il 2017 non si oltrepasserà mai il massimo del 2016 (21.194 punti).
Ovviamente, la statistica non ci offre certezze per il futuro, ma comunque ci consegna tre precedenti con un andamento ricorrente che rappresenta un presupposto di debolezza per il prossimo anno (il che, sia chiaro, non esclude necessariamente finestre rialziste di qualche settimana/mese al suo interno).
Proseguiamo.
Massimo dell’anno toccato a Gennaio (21.194 punti), minimo a Giugno 2016 (15.017 punti).
Pertanto, indice incapace di raggiungere l’area pivot R1 annuale (24.386 punti), aspetto raro e che indica forte debolezza.
La seguente tabella con i precedenti e con le rispettive percentuali di calo dell’anno successivo calcolate nella fase più acuta (quindi considerando il minimo):
Evidentemente, anche questi precedenti non fanno sorridere guardando al 2017.
Riccardo Fracasso
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