S&P 500 e Dow Jones
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.271 punti, registrando un +0,34%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,15%.
Volumi elevati implicano una partecipazione elevata e, quindi, la presenza della mano primaria.
Grafico:
Da oltre un mese l’indice americano ha raggiunto l’area intorno all’estensione del 100% di Fibonacci che, ricordiamo ancora una volta, il più delle volte si rivela il corretto target del movimento.
Tuttavia, se da una parte si evidenzia l’arresto del rialzo, dall’altra è giusto comunque segnalare l’assenza di figure d’inversione.
Ora, però, passiamo all’analisi sul Dow Jones che può fornirci informazioni interessanti:
Parentesi didattica: i volumi indicano il grado di partecipazione del mercato.
Ciò premesso, nel grafico è possibile notare:
- notevole partecipazione nelle ultime settimane;
- notevole partecipazione nei pressi di area 19.850 mila punti; impressionanti i volumi accumulati in sole 5 settimane, non distanti da quelli concentrati in area 18 mila in quasi due anni di oscillazioni.
L’informazione si presta a due chiavi di lettura opposta: riaccumulazione o distribuzione?
Ovviamente sarà solo il mercato a sciogliere il dubbio ma, ad ogni modo, i volumi in testa ad un rialzo così esteso il più delle volte si rivelano distributivi.
Riccardo Fracasso
16 Responses to S&P 500 e Dow Jones
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Buongiorno Riccardo,
come mai prendi in considerazione, come punto A, il minimo di Luglio?
Credevo che fosse corretto prendere il minimo di Febbraio, max di Aprile B e il minimo di Luglio C.
Grazie se vorrai rispondermi,
Alessandro
Buongiorno Alessandro,
i punti da te indicati hanno prodotto l’estensione del 61,8% fino a 2177 punti (pertanto i punti da te indicati si sono dimostrati corretti).
A quel punto si è sviluppata una correzione sufficientemente profonda per identificare un nuovo punto di svolta (C) che consente di calcolare l’estensione del rialzo A-B indicato da me partendo dal punto C.
Riccardo
Chiarissimo, grazie
Prego figurati.
Buon weekend.
riccardo ti chiedevo un opinione riguardante la mostruosa massa monetaria emessa dalla fed con conseguenti buyback che hanno portato in parte a questi rialzi
la corda comincia ad essere molto tirata , in caso si strappasse ?
un ritracciamento profondo degli indici americani fin dove lo vedresti
grazie
Ciao Enzo,
è prematuro e rischia di rivelarsi controproducente stabilire ora un target di un calo che non è nemmeno iniziato.
Quando avremo un doppio massimo o un massimo decrescente su scala settimanale/mensile, potremo disporre di un top dal quale eventualmente calcolare il target.
Certamente, la leva su livelli molto più elevati di quelli che hanno preceduto i crolli avviatisi nel 2000 e nel 2007 rendono l’idea della portata che anche solo una correzione del 38,2% di Fibonacci possa avere.
Saluti.
Riccardo
Ciao, volevo segnalarti che i volumi sul Dow Jones nelle ultime cinque settimane sono molto bassi. Puoi verificare tu stesso anche su Yahoo o su Stockcharts. I dati in tuo possesso presentano un’anomalia e sono fuorvianti.
Grazie Fabrizio per la segnalazione.
Ho segnalato l’anomalia a Prorealtime anche perchè non ho la certezza che l’errore sia presente in altre piattaforme.
Saluti.
Riccardo
Ti confermo Fabrizio che i volumi sono elevatissimi e che l’anomalia è stata, seppur temporanea, su altre piattaforme (Yahoo, Investing, ecc.).
Buona domenica.
Buongiorno Riccardo,
ai volumi elevati del Dow Jones si contrappongono volumi nella norma dello S&P 500. Come interpreti questa differenza?
Ti ringrazio,
Enrico
Bella domanda Enrico.
Innanzitutto va detto che sullo S&P, seppur nella norma, i volumi si stanno concentrando velocemente in area 2.260, anche se in misura decisamente inferiore rispetto a quelli del Dow Jones.
La differenza si spiega dal peso sempre maggiore che hanno i titoli tecnologici nello S&P 500, e lì (vedi Nasdaq) almeno per il momento non abbiamo assistito ad incrementi come per il Dow Jones.
Ovviamente, come detto all’ultima intervista, un innalzamento dei volumi sul Nasdaq confermerebbe le considerazioni fatte per il Dow Jones.
Tuttavia, un aumento simile, anche solo per il DJ, rappresenta una aspetto di indubbia importanza che va considerato.
Saluti.
Riccardo
Salve,
Volevo chiederle se ha delle fonti a supporto della statistica che ritiene più affidabile l estensione del 100% Fibonacci.
Alcuni clienti me l hanno richiesto.
Grazie mille.
Saluti
Daniele
Salve Daniele,
certo, Joe Di Napoli, noto trader lo ha scritto in un libro.
Inoltre ha precisato (non solo lui) che il primo ritracciamento invece il più delle volte si interrompe al 38,2% di Fibonacci.
Ad ogni modo lo ho verificato anche per esperienza personale, poi è bene distinguere caso per caso.
Prego.
Saluti.
ciao Riccardo,
ti faccio una domanda secca e concisa, se vorrai rispondere.
Attualmente quale percentuale assegneresti alla possibilità di rivedere lo sp500 in area 2000 nei prossimi mesi?
Siamo ormai prossimi a sfondare i 2300 e c’è chi in giro afferma che i prossimi mesi saranno di rialzo.
Grazie
ciao
Claudio
Ciao Claudio,
anche se è complicato assegnare delle probabilità e se lascia il tempo che trova parlare di target ribassisti quando si sta salendo, all’ipotesi di uno S&P 500 sotto i 2 mila punti (ma anche sotto) entro fine anno assegnerei un 70%.
Ciò però non esclude finestre temporali rialziste.
Saluti.
Ciao Riccardo e buongiorno a tutti,
nulla da eccepire sui livelli di target proposti dall’analisi che collimano al centesimo con quelli extrapolati sui miei grafici. Tuttavia un eccesso di euforia, tipicamente yankees, potrebbe tentare l’incornata del toro verso l’ambiziosissimo 161,8% in area 2400, da qui all’estate prossima.
Del resto, se posso permettermi un pò di umorismo, quei grotteschi cappellini DOW20k non saranno mica stati messi in produzione per vivere solo qualche settimana?
Battute a parte, le mani primarie (HF – banche d’affari ecc.) hanno certamente portafogli che nn desiderano svalutare in modo pesante (10/20%)se non dopo averli abilmente scaricati ed eventualmente ricoperti con posizioni adatte allo scopo, pertanto mi associo alla visione distributiva sinora condotta con grande maestria.
Ricordiamoci che il sentiment instaurato prima delle presidenziali favoriva gl’indici azionari con la vittoria Clinton, svalutando il dollaro, mentre oggi abbiamo uno scenario reale esattamente all’opposto di quello preventivato. Effetti speciali della speculazione…?
Buon WK a tutti.
Riccardo.