From the daily archives: venerdì, Gennaio 27, 2017

Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 19.329 punti, registrando un -0,57%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -0,77%.

Grafico:

FTSE MIB – Ritracciamenti di Fibonacci

I prezzi si mantengono all’interno dell’area del ritracciamento del 50%.

Passiamo ora al settore bancario:

FTSE ITALIA BANCHE – Falsa rottura

La settimana appena conclusa (-2,72%) conferma lo scenario di falsa rottura della trendline superiore del canale rialzista temporaneamente sforata ad inizio anno.

Una falsa rottura rialzista rappresenta un segnale ribassista che ci indica come il prossimo movimento deciso sarà verso il basso e non verso l’alto.

Ovviamente, s’è consapevoli che non esiste segnale al mondo in grado di fornire certezze sul futuro, ma anche che è sempre bene operare con le probabilità a favore.

Ora, andiamo a riesaminare i due grafici attraverso lo studio delle time zones per verificare eventuali date di interesse.

Ftse Mib:

FTSE MIB – Time Zones

Impostiamo come intervallo quello delimitato dal minimo di Giugno 2016 ed il massimo di Settembre 2016.

La prima proiezione (settimana del 14 novembre) anticipa di una settimana quel che si è rivelato un bel rimbalzo, rafforzando l’attendibilità di tale intervallo e delle time zones ad esse legate.

La successiva time zone è rappresentata proprio dalla settimana appena conclusa e rientra in quel che è una fase laterale preceduta dal rimbalzo cui si faceva cenno in precedenza, il che implica una potenziale svolta ribassista.

Passiamo al settore bancario:

FTSE ITALIA BANCHE – Time Zones di Fibonacci

Considerato l’intervallo A-B, si osservi come in tutte e tre le successive time zones i prezzi sono giunti a contatto con una trendline del canale per poi cambiare direzione, il che rende piuttosto attendibile tali riferimenti temporali.

Il prossimo è rappresentato dalla settimana che ha inizio il 13 Febbraio.

Considerando questa data e quella del Ftse Mib, non è escludibile che gli indici proseguano l’attuale fase laterale  fino a metà Febbraio per poi scendere, o che nella fase iniziale di un eventuale calo il listino azionario ceda a causa delle vendite su altri settori per poi essere appesantito dalla discesa del settore bancario.

Ad ogni modo, la ricerca dello sviluppo preciso appare esercizio sterile oltre che pretenzioso.

Quel che conta è fare la cosa più corretta in base allo scenario presente, considerando il rapporto rischio/rendimento e con la piena consapevolezza che nessuna analisi al mondo è in grado di rivelarci il futuro con certezza; anche se ciò può significare perdere delle occasioni o l’ultimo tratto di un movimento.

Ciò premesso, il quadro presenta i seguenti elementi:

  • siamo giunti alla prima data (quella del Ftse Mib – terzo grafico) dopo una corsa importante;
  • sia il Ftse Mib (primo grafico) che il settore bancario (secondo grafico) hanno raggiunto soglie grafiche di rilievo dopo una corsa sostenuta;
  • la falsa rottura del settore bancario (secondo grafico).

Per quanti fossero long, a mio avviso attendere la settimana del 13 Febbraio per prendere profitto appare un rischio non sufficientemente compensato dai rendimenti potenziali di un eventuale allungo che avrebbe come target area 20.666 punti (vedi primo grafico).

Riccardo Fracasso

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