From the monthly archives: Gennaio 2017

Questo post didattico per illustrare un’ulteriore applicazione dei numeri di Fibonacci.

Finora s’è sempre fatto ricorso a Fibonacci per individuare dei livelli di ritracciamento o di estensione di un movimento.

Oggi, invece, andremo ad illustrare una metodologia focalizzata sul tempo e non sul prezzo: le Time Zones di Fibonacci (in alcune piattaforme le troverete sotto la voce ‘Zona Oraria di Fibonacci”).

Si determina, innanzitutto, un intervallo temporale individuando due punti di svolta A-B consecutivi.

Tale intervallo viene proiettato verso il futuro  applicando la sequenza di Fibonacci e dando origine a tutte le altre linee verticali (Time Zones).

In prossimità di tali linee è probabile un cambiamento significativo sulla tendenza dei prezzi (inclinazione, direzione, pausa).

I punti possono essere due minimi, due massimi o anche un massimo ed  un minimo.

Per esempio,  nel seguente grafico dell’Eurostoxx 50, osserviamo come sia estremamente efficace l’applicazione delle Time Zones all’intervallo delimitato dal top di Marzo 2000 e dal bottom di Marzo 2003:

EUROSTOXX 50 – Time Zones

Prossima Time Zones (non visibile sul grafico) nel lontano Marzo 2024, area temporale in cui presumibilmente accadrà qualcosa di rilevante all’andamento dei prezzi.

Ovviamente, negli anni che ci separano da tale data assisteremo comunque a diverse svolte importanti, seppur non segnalate da questo studio.

La scelta dei punti A-B deve tener conto anche dell’attendibilità che le rispettive proiezioni provano: nel caso in cui i prezzi non dimostrino di ‘sentire’ le Time Zones, si valutano intervalli di tempo diversi.

Nel seguente grafico sullo S&P 500 notiamo, invece, come sia la scelta di due top (Marzo 2000 e Ottobre 2007) che quella di due bottom (minimi Ottobre 2002 e Marzo 2009) forniscono una prima time zones efficace (rispettivamente Marzo e Agosto 2015) che anticipa/coincide con la forte correzione cui abbiamo assistito dall’estate del 2015 fino alla prima parte del successivo inverno:

S&P 500 – Time Zones

Prossime date Gennaio e Dicembre 2022.

Trovandoci solo ad inizio Gennaio 2017, nulla vieta di considerare altri intervalli in grado di segnalare Time Zones più ravvicinate.

Di seguito, alcuni punti da tenere presente:

  • la scelta di un intervallo non esclude la possibilità di usarne contemporaneamente anche altri (l’eventuale convergenza di Times Zones derivanti da intervalli diversi ne rafforza la valenza);
  • le Time Zones sono applicabili su tutti i time frame, da scegliere anche in funzione della propria operatività;
  • come per le Estensioni ed i Ritracciamenti di Fibonacci, anche per le Time Zones vale il concetto di Area; in altre parole, è necessaria un pò di tolleranza temporale nella considerazioni di tali linee;
  • le Time Zones indicano dei probabili cambiamenti alla tendenza dei prezzi, ma non certi;
  • non tutti i cambiamenti della tendenza sono segnalati da tali linee;
  • quanto più importanti sono i punti presi in considerazione e tanto più importanti saranno le Time Zones;
  • come per qualsiasi strumento, è sempre bene valutare le informazioni fornite dalle Time Zones all’interno dell’intero quadro d’analisi.

Riccardo Fracasso

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