Lo S&P 500  ha chiuso la seduta a 2.351 punti, registrando un +0,17%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +1,51%.

Grafico:

S&P 500 – Forchetta di Andrew

Il trend primario dello S&P 500 è rialzista e appare discretamente governato dalla forchetta rialzista tracciata nel grafico.

Il target naturale è rappresentato dall’area intorno alla mediana, raggiunta già in due fasi dell’anno scorso che poi hanno lasciato spazio alle vendite.

Guardando verso l’alto, si ricorda invece il Pivot annuale R1 (2.406):

S&P 500 – Pivot annuali

L’area intorno a tale livello il più delle volte è raggiunta almeno una volta l’anno.

Quando un mercato presenta forti eccessi ma non si vuole comunque venderlo sulla forza per non perdere eventuali ulteriori allunghi, un buon livello per impostare uno stop ai guadagni è rappresentato dal minimo della candela in cui è stato registrato il massimo.

Ovviamente il time frame da prendere in considerazione è legato all’orizzonte temporale in cui si opera (investitore di breve, di medio, ecc.).

Più il time frame è breve e più saranno elevate le possibilità che scatti lo stop.

Più il time frame è lungo e più si abbasserà il prezzo d’uscita (e quindi di vendita) nel caso in cui lo stop dovesse scattare.

Nel caso specifico, il massimo settimanale è stato segnato proprio nella settimana appena conclusa, i cui minimi (2.321 punti) rappresenteranno dalla prossima un potenziale punto di controllo settimanale.

Per chi opera su un orizzonte di più ampio respiro, invece, il massimo è stato segnato proprio in questo mese e quindi a partire da Marzo il punto di controllo sarà rappresentato dal minimo di Febbraio (che attualmente corrisponde a 2.271 punti).

Personalmente, anche considerata la poca distanza tra i due valori, sarei portato ad assegnare molto più valore al minimo mensile anzichè quello settimanale ma, come detto, la scelta dipende dal singolo operatore.

Ad ogni modo, a partire da Marzo, l’eventuale rottura dei minimi di Febbraio rappresenterebbe un primo segnale di inizio correzione che potrà rivelarsi più o meno intensa a seconda della tenuta di altri livelli più bassi.

Riccardo Fracasso

 

5 Responses to S&P 500: riferimenti grafici

  1. Mirko ha detto:

    Buon pomeriggio Riccardo.
    Domanda secca: rifaresti ancora le tue considerazioni di qualche mese fa sull’SP500 secondo cui era meglio perdersi un potenziale rialzo perché i rischi di un crollo erano troppo alti? Perché chi si è perso il rialzo da 2150 punti circa, aspettandosi crolli da un momento all’altro, penso possa proprio mangiarsi le mani. E anche adesso di spazio verso l’alto, almeno io, ne vedo eccome! Grazie
    Cordiali saluti

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Mirko.
      Prova a chiedere al buon Buffet se si mangia le mani per non aver cavalcato l’enorme rialzo dei titoli tecnologici del 2000.
      Io penso che solo chi ha agito contro il proprio pensiero e profilo ha motivo di mangiarsi le mani, non certo chi ha fatto scelte ponderate.
      Saluti.
      Riccardo

  2. Alessandro p. ha detto:

    Cioa Riccardo, io ho disinvestito tempo fa più del 50% della mie posizioni , quindi non ho partecipato in toto all’ultimo rally.
    Le criticità sul mercato però ci sono ancora tutte(politica protezionistica di Trump, piano fiscale ancora tutto da vedere-e molto probabilmente con il congresso contro-, il rialzo dei tassi-con gli EMERGENTI che dovrebbero crollare o almeno così si diceva anche prima di Trump-, per nn parlare dell’europa tra Grecia elezioni varie e problemo bancari di tutti i tipi etc..)e il fatto che il Mercato sembra fregarsene è tipico delle Bolle!!!
    Continuerò a smobilizzare le mie posizioni in essere fino ad arrivare flat a fine marzo(almeno queste sono le mie intenzioni ad oggi..)prima delle elezioni francesi, del rimborso tranche interessi greci, riunione fed, e per la stagionalità (che temo sarà anticipata rispetto al detto “vendi a maggio…”).
    Riguardo a Buffet però devo dirti che nell’ultimissimo periodo a investito sul comparto aereo di linea americano! Saluti
    Alessandro

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Alessandro,
      io Buffet l’avevo preso in considerazione esclusivamente come esempio di chi, se non vede chiaro in un investimento, lo evita incurante poi di quel che è l’andamento successivo.
      E con questo non si sta dicendo che chi ha cavalcato l’ultimo tratto del rialzo americano abbia sbagliato, ci mancherebbe, ma semplicemente che le scelte dipendono anche dalla propria operatività, dal proprio profilo, ecc., concetti peraltro rimarcati in più occasioni.
      Un saluto.

      • alessandro p. ha detto:

        Concordo su tutto. Ho agguinto su Buffet solo per amor di cronaca!!!
        saluti

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