Lo S&P 500  ha chiuso la seduta a 2.415 punti, registrando un +0,03%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +1,43%.

Grafico:

S&P 500 – RSI settimanale

Tra gli aspetti positivi si registra innanzitutto la capacità del listino americano di segnare nuovi massimi storici (2.418 punti).

La chiusura nei pressi dei massimi della settimana appena conclusa ne suggerisce ulteriori nel corso della prossima.

Positivo anche il superamento, seppur molto lieve,  della trendline decrescente (RSI) evidenziata la scorsa settimana.

Poichè finora di pretesti per scendere ce ne sono e ce ne sono stati diversi (ultimo, in ordine di tempo, il rischio concreto di  impeachment di Trump), evidentemente secondo la mano primaria i tempi non sono stati maturi per innescare le vendite.

A mio avviso siamo in presenza di un mercato chiaramente sostenuto. in cui le mani forti si sono adoperate per contenere al minimo la volatilità, specialmente nelle fasi di possibile sbandamento, per evitare il cedimento di supporti importanti che, considerato il contesto molto tirato, potrebbero dare il via a vendite piuttosto corpose.

Consapevoli che il mercato potrebbe invertire in modo molto brusco da un momento all’altro come farlo anche tra diverse settimane, si rimarca l’impostazione rialzista dello S&P 500 e si attende pazientemente l’eventuale comparsa di novità di rilievo.

Infine, si ricorda ancora, come fatto in un’analisi di fine Aprile (‘S&P 500: stagionalità e VIX‘), che statisticamente i mesi più complicati per la borsa americana e più favorevoli per il VIX sono principalmente quelli che vanno da Luglio a Settembre.

Riccardo Fracasso

 
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