Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 23.014 punti, registrando un -0,14%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +1,54%.
Ottobre si è concluso con un +0,43% complessivo.
Settimana priva di novità significative.
Ne approfittiamo, quindi, per osservare il grafico dall’alto:
Si osservi innanzitutto il range laterale pluriennale (12.300-24.500 punti) entro il quale il nostro listino si muove da circa 9 anni.
Negli ultimi anni, all’interno di questa fase laterale, il listino si è costruito un’impostazione rialzista ben governata da una forchetta rialzista.
Come più volte spiegato, l’obiettivo naturale di una forchetta è rappresentato dall’area intorno alla mediana.
La mediana attualmente transita a circa 23.600 punti, valore via via crescente col passare dei mesi.
Raggiungerlo non richiederebbe un’impresa, considerato che attualmente i prezzi si trovano su livelli inferiori di poco più di 2 punti percentuali.
D’altro canto, la persistente debolezza del settore bancario (negativo anche questa settimana) consiglia di non lasciarsi trasportare dall’euforia.
Difatti, non si può dar per certo che la rotazione settoriale a favore di energetici ed industriali italiani riesca, com’è riuscita nelle ultime settimane, a compensare l’eventuale prosecuzione della debolezza del settore finanziario il cui peso è determinante sulle sorti del nostro indice.
Riccardo Fracasso
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