Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.632 punti, registrando un -0,66%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -3,79%.
Bilancio decisamente negativo per una borsa efficiente come quella americana, per di più in piena stagionalità favorevole (Ottobre-Aprile) e nel trimestre (il quarto) di gran lunga migliore dal punto di vista statistico.
La correzione in corso ha fin qui vanificato quanto di buono fatto durante la stagionalità sfavorevole (+10,04%).
Inoltre, ha portato il bilancio da inizio anno addirittura in negativo (-1,54%).
Il trimestre in corso al momento registra un -9,66%.
In una ricerca illustrata nel check up è emerso come nell’ultimo ventennio il quarto trimestre ha riportato una chiusura negativa in sole 4 occasioni , di cui ben 3 hanno caratterizzato i crolli del 2000 e del 2007.
In buona sostanza, una chiusura negativa innalzerebbe notevolmente le probabilità di una discesa ben più corposa e prolungata di quanto finora visto.
I timori crescono se si pensa al peggioramento del mercato immobiliare, al calo della leva finanziaria, al cedimento della media mobile a 200 giorni ed al sempre più vicino incrocio della morte.
C’è tempo per recuperare entro fine anno, ma è pur vero che ce n’è sempre meno.
Riccardo Fracasso
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