Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 25.686 punti, registrando un -0,86%.
Il bilancio settimanale è pari a un -1,45%.
La scorsa settimana:
“Nel caso in cui il picco di mercoledì (26.397 punti) non fosse ritoccato, disporremo di un massimo decrescente.”.
E ancora:
“Un primo segnale di debolezza lo avremmo con la rottura del minimo della precedente correzione (19 agosto = 25.715 punti) e, in seconda battuta, del forte supporto rappresentato dall’area 23.900 punti.
Rialzi oltre il picco di mercoledì, invece, andrebbero annoverati tra i fattori positivi.”.
L’allontanamento dal picco cui si faceva riferimento (seconda freccia rossa) rafforza la tesi dei massimi decrescenti.
Lo sforamento del precedente minimo (25.715 punti) è troppo lieve per poter parlare di rottura convinta; al tempo stesso, la chiusura settimanale nei pressi dei minimi e le vendite settimanali concentrate nell’ultima seduta rafforzano l’ipotesi di nuovi affondi e, conseguentemente, di una rottura del supporto.
Nelle ultime sedute sono cresciuti gli indici di volatilità, il che testimonia il ricorso a una maggior copertura da parte degli operatori.
Si ribadisce che il supporto più importante è quello che, ormai da diversi mesi, ha respinto ogni tentativo di discesa: area 23.900 punti.
Prima ancora, in area 24.200 punti, attualmente transita la media mobile a 200 giorni.
Riccardo Fracasso
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