Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 27.061 punti, registrando un -1,84%.
Il bilancio settimanale è pari a un -1,75%.
Emerge una netta maggior forza relativa nei confronti della borsa americana (-5,68% settimanale), aspetto raro nelle fasi ribassiste di mercato.
Affinché si acuiscano le vendite sul nostro listino, è necessario un indebolimento vistoso del settore bancario, che al momento scende in modo composto (-1,78% settimanale).
Osserviamo il grafico di lungo termine del Ftse Mib:
Il rialzo partito dai minimi di marzo 2020, nell’ultimo anno ha consentito di rompere l’area di resistenza 24.500 punti che per oltre un decennio aveva respinto ogni pressione d’acquisto.
Impresa importante, quindi.
Ora passiamo al time frame settimanale:
Si noti come il nostro indice si muova all’interno di un solido canale rialzista.
Lo scenario si deteriorerebbe in modo significativo solo all’uscita verso il basso di tale canale.
Con l’eventuale rottura convinta della parallela inferiore potremmo assistere anche alla discesa dei prezzi al di sotto dell’area 24.500 punti.
A quel punto il superamento di tale area avvenuto nell’ultimo anno andrebbe considerato come semplice sforamento temporaneo (falsa rottura) e il quadro diverrebbe assai critico.
Tuttavia, al momento si può parlare solo di una lieve flessione all’interno di un ampio trend rialzista.
Riccardo Fracasso
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