Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 20.933 punti, registrando un +1,84%.

Il bilancio settimanale è pari a un -3,86%.

Il nostro indice si è dimostrato chiaramente sottoperformante rispetto alle altre borse, probabilmente a causa della crisi politica.

La scorsa settimana:

“Proprio nell’ultima settimana, la violazione temporanea dei minimi e la chiusura settimanale nei pressi dei massimi rappresenta un segnale rialzista che avvalora la tesi di un rimbalzo di qualche settimana (sia chiaro: rimbalzo all’interno di un trend ribassista i cui i minimi, a mio avviso, non sono ancora stati visti).”.

E ancora:

“Questa brevissima analisi per evidenziare come DAX e Eurostoxx, esattamente come il nostro Ftse Mib, hanno raggiunto, sforato temporaneamente i minimi di marzo per poi chiudere la settimana sui massimi (falsa rottura + chiusura nei pressi dei massimi = segnale rialzista).”.

L’errore, mio, è stato quello di non specificare che per tutti gli indici la formazione rialzista si sarebbe attivata solo al superamento dei massimi della precedente settimana (21.893 punti per il nostro indice), condizione non rispettata.

Ftse Mib
Ftse Italia Banche
DAX
Eurostoxx 50

Ad ogni modo, la tenuta dei minimi di marzo da parte del DAX, dell’Eurostoxx 50 e soprattutto del nostro settore bancario mantiene vive le possibilità di un rimbalzo (di interesse speculativo per i soli trader) ma non cambia nulla nell’impostazione di fondo ribassista (di interesse per gli investitori).

Riccardo Fracasso

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