Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 4.090 punti, registrando un +0.22%.

Il bilancio settimanale è pari a un -1,1%.

Nelle ultimissime settimane abbiamo assistito:
  • all’incrocio d’oro (media mobile a 50 giorni che taglia verso l’alto quella a 200);
  • al superamento della trendline ribassista che nell’ultimo anno aveva respinto ogni rimbalzo.

Attenendoci alla fotografia del momento, dal punto di vista grafico la situazione è nettamente migliorata.

D’altro canto, contestualizzando tali segnali all’interno del quadro complessivo (in primis curva dei rendimenti invertita), resta aperta la possibilità di una falsa rottura e di una nuova ondata di vendite.

Ora, passiamo al time frame mensile:


Spicca con forza la resistenza grafica posta a 4.080 punti, toccata, violata temporaneamaente, ma mai superata alla chiusura mensile.
L’eventuale chiusura di febbraio oltre tale livello rappresenterebbe un ulteriore segnale positivo, in caso contrario, saremo in presenza della confermata incapacità dello S&P 500 di oltrepassare in questa fase soglia 4.080, con tutto ciò che ne consegue.

Riccardo Fracasso
 

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