Ftse Mib: aggiornamento grafico
Considerato questo turbolento inizio di settimana, ritengo utile un rapido aggiornamento della situazione grafica del Ftse Mib:
Di seguito evidenzio i seguenti elementi grafici:
- l’indice italiano ha raggiunto la parallela inferiore della forchetta ribassista;
- l’RSI settimanale indica in modo ancor più accentuato un eccesso di ipervenduto;
- il calo avviatosi a Luglio ha assunto non solo una forma parabolica ma addirittura verticale;
- recupero nell’ultima fase della seduta (la più significativa).
Non abbiamo segnali di inversione concreti, ma le precondizioni per un rimbalzo sono sempre più marcate.
Appare improbabile l’ipotesi di un rimbalzo isolato da parte del Ftse Mib ma, se la borsa americana dovesse confermare in chiusura il recupero di queste ore, le probabilità aumenterebbero notevolmente.
In tal caso il calo odierno finirebbe per essere catalogato come sforamento (o falsa rottura) di area 17.700.
Riccardo Fracasso
35 Responses to Ftse Mib: aggiornamento grafico
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Buonasera Riccardo
Grazie per l’articolo infrasettimanale, ne avevamo bisogno parlo al plurale perché sicuramente anche tutti gli altri tuoi sostenitori non aspettavano altro.Se continua così va a finire che gli americani ci fanno a pezzettini, speriamo che cambino idea.
Grazie ancora.
Graziano
Prego Graziano,
ritengo che per chi saprà sfruttare i rimbalzi per alleggerire, un’eventuale futura concretizzazione di un’ipotesi molto negativa rappresenterebbe un’opportunità di acquisto estremamente conveniente e rara per margini di guadagno.
L’importante è, però, arrivarci liquidi.
Buona serata.
Scusate, non ho capito in quale maniera, e perché, gli americani dovrebbero farci a pezzettini.
Cordiali saluti
Mario
Ritengo che si riferisse alla borsa americana: se cala ci fa a pezzi.
Sei stato CHIARISSIMO
Buonaserata
Graziano
La relazione Usa – Europa va analizzata a parità di cambio.
In caso di significative variazioni, viene comunque favorita (in termini relativi) la Borsa espressa nella valuta che si deprezza, salendo di più o scendendo di meno ceteris paribus.
Oggi il dollaro si è deprezzato.
Salve Andrea,
personalmente ritengo che per capire la maggior forza relativa tra una borsa e l’altra lo si fa escludendo il cambio e solo successivamente, semmai, decidere se è il caso se tenere il cambio aperto o chiuso.
Buona serata.
Riccardo
Buonasera Riccardo e grazie delle analisi che pubblica , oggi il cambio euro dollaro è arrivato a 1,11 , questo potrebbe fare pensare ad uno spostamento di capitale verso il mercato europeo , con un rimbalzo degli indici europei e del mib , per un breve periodo ( la situazione rimane per adesso ribassista ) una sua opinione su questa teoria ??? Grazie Buonasrata
Salve Diego,
da qualche mese esiste una correlazione (non sempre rispettata, sia chiaro) diretta tra le borse (in generale) ed il dollaro, mentre con l’euro forte (come ieri) i mercati scendono.
Non che sia una regola, ma finora è così.
Lo spostamento da dollaro ad euro può avvenire semplicemente attraverso il monetario e/o l’obbligazionario.
Comunque il rimbalzo per l’europa lo vedrei anche io, con inversione di forza relativa (temporanea) rispetto ai listini americani.
Ma ciò non deve far dimenticare tutti gli elementi di rischio.
Buona giornata.
Riccardo
Riccardo sei un grande.
Grazie.
Mimmo
Troppo buono Domenico.
Saluti.
Riccardo
Buon giorno Riccardo
Grazie per il tuo intervento infrasettimanale che porta un po’ di chiarezza ma vorrei saperne di più della tua ipotesi negativa che può concretizzarsi
Hai già in mente target o tempi?
Attendo tue generose info
Grazie di tutto
Ciao e buona giornata
Ciao Alessandro,
ho già accennato dell’ipotesi 1.500-1.600 per lo S&P 500 come target finale del calo, che potrebbe significare per il nostro Mib area 12.500.
E’ una semplice ipotesi da considerare step by step e che prenderebbe più sostanza nel caso di rottura convinta dei 1.820 da parte dell’indice americano.
La vedrei più sulla seconda parte dell’anno.
Buona giornata.
Buonasera Riccardo, leggo in una tua risposta un’ ipotesi di mib a 12.500 in caso di SP a 1500/1600… non posso immaginare i valori dei titoli delle nostre banche dove possano andare, vorrebbe dire nel 2016 perdere più del 40% (50% se consideriamo i 24.000 di giugno 2015).
L’indice di una borsa rappresenta il PIL di un paese e a 12.500 punti vorrebbe dire una crisi più nera del 2008 e 2011.
Aldilà della bontà di qualsiasi analisi proposte nessuno si aspettava un crollo di queste dimensioni, crollo che ci ha proiettato in un mercato ORSO che non vede supporto degno di nemmeno un MINIrimbalzo, a questo punto ogni ipotesi anche dei 12.500 ci può stare.
Come sempre nei mercati non è importante il ‘SE’ ma il ‘QUANDO’.
Buonaserata
Ciao Cris,
è bene chiarire che si tratta di una pure ipotesi che avrebbe senso considerare come ipotesi probabile solo nel caso di rottura convinta dei 1.820 punti.
Io non sto dicendo che ciò avverrà sicuramente perché anche gli ultimi mesi ci hanno confermato che le cose cambiano.
Tuttavia, poiché una serie di fattori avvalora la tesi di una fase distributiva dello S&P 500, è bene giocare in difesa, anche se ciò significa perdere occasioni.
Però, di una cosa sono certo, nel caso in cui dovesse esserci tale calo, chi ci arriverà sufficientemente liquido lo vedrà come un opportunità meravigliosa, e non come un qualcosa di disastroso.
Per me è giusto tener in considerazione tale ipotesi per mantenere un atteggiamento prudente, ma ora come ora darlo per certo sarebbe sbagliato.
Buona serata.
Riccardo
Certo in un quadro tecnico così drasticamente mutato e compromesso è più facile prevedere un ribasso a quei livelli e scommettere logicamente short
Buona serata
Personalmente evito operazioni short.
Buona serata.
Riccardo
Personalmente anche io, ma adesso scommettere long ė ancora più rischioso è azzardato(salvo che sia dentro e affoga) …risultato stare fermi ė meglio.
Buona serata
Scrivo questo commento per molti aspetti controvoglia, perché non voglio “disturbare” il lavoro di nessuno. Così come, in passato, ho anche espresso qualche commento positivo sulla metodogia applicata su questo sito.
Ma poi ho dovuto ricredermi; perché, se pure è spiacevole ricordarlo, va ricordato che, quando è partita a Dicembre la correzione dai 22700, su questo sito si era dato come target dal quale si sarebbe ripartiti area 21100 circa.
Ebbene, direi che da quel livello la Borsa ha perso quasi il 20%, una previsione quindi catastroficamente sbagliata.
Chi l’avesse seguita, avrebbe compromesso per un lungo tempo i suoi risparmi (perché chissà se, e quando, la Borsa tornerà sui 21000 punti) e starebbe certamente vivendo giorni “amari”.
E a poco vale affermare che si deve tenere in conto la diversificazione del portafoglio etc etc…
Tutto vero; ma vero come è inconfutabilmente vero che una previsione sbagliata di quasi il 20% (finora) è una previsione sbagliata in modo clamoroso; il che evidenzia, evidentemente, gravi difetti di metodo.
Mi auguro che quanto successo porti a una revisione critica del modo di interpretare i movimenti del mercato e le intenzioni della mano primaria, soprattutto a beneficio di chi legge questo sito.
Dopodiché nessuno nega che le analisi siano espresse in maniera molto chiara e lineare; ma purtroppo non bastano chiarezza e linearità per essere buoni analisti di borsa, altrimenti lo saremmo in tanti.
Forse persino io.
Non inserirò ulteriori commenti per evitare di esprimere ulteriormente opinioni critiche.
Le migliori fortune all’autore del sito e a chi legge.
Ciao Antonio,
hai concluso dicendo che “non bastano chiarezza e linearità per essere buoni analisti di borsa”, altrimenti lo saremmo in tanti.
Puoi cortesemente dirmi cosa ti aspetti da un buon analista per reputarlo tale?
Riccardo
Perbacco, poi il “pessimista” ero io… Mi hai sorpassato e pure a destra 🙂
O forse il pessimista è semplicemente un ottimista bene informato ?
Comunque in questo momento il mio ottimismo cerco di concentrarlo su una miglior causa che consiste in … spalla e braccio: forse lì è meglio riposto !
Anche se a te converrebbe sempre così, visto che mi obbliga a messaggi brevi per quanto è scomodo anche digitare.
Ciao.
Ciao Andrea,
mi auguro tu stia guarendo velocemente.
Nei mercati è sbagliato essere ‘ottimisti’ o pessimisti’, ma è molto meglio essere positivi o negativi sui mercati in base ad analisi obiettive.
Vorrei chiarire che ho avanzato un’ipotesi molto negativa ma che sarà da prendere in considerazione esclusivamente nel caso di rottura convinta dell’area 1.820.
Ma non si può escludere che nuovi eventi, nel frattempo, stravolgano ulteriormente la situazione.
Riccardo
Mi aspetto, caro Riccardo, analisi e previsioni che non siano sbagliate del 20%… Oltretutto in assenza di eventi shock (tipo quanto successo l’11 Settembre, o una guerra improvvisa etc…).
Ho fatto un’eccezione alla mia intenzione di non scrivere oltre, solo perché mi hai posto una domanda diretta.
Rinnovo a tutti gli auguri di proficui investimenti.
Allora credimi Antonio, cerchi qualcuno che non esiste.
Potrei citare nomi di analisti/investitori bravissimi che hanno formulato previsioni/strategie poi smentite sonoramente dai mercati ma che di certo non hanno fatto cambiare il giudizio che la gente ha nei loro confronti e nel loro metodo.
Qualsiasi previsione, anche se ben formulata, ha un margine di errore; quindi sussiste la possibilità che non si avveri.
E nel momento in cui non si avvera, e per esempio un supporto cede, lo scenario può anche essere stravolto ed un potenziale forte rialzo può diventare un deciso calo.
Questo va messo in conto.
E proprio questa consapevolezza rafforza l’importanza di un corretto uso del money management (gestione del denaro).
Innanzitutto la regola fondamentale è quella della diversificazione.
Mi spiego: anche ipotizzando un’esposizione (esagerata) del 20% del proprio portafoglio sul Ftse Mib, un eventuale -20% inciderebbe per un 4% sul patrimonio complessivo, perdita ben più tollerabile rispetto a quella che subirebbe l’investitore che per esempio si è esposto del 50% sulla borsa italiana.
Un -4% lo tollereresti?
Io non ho alcun problema ad ammettere che la mia previsione non si sia avverata (è un dato di fatto e non ho mai pensato di essere infallibile), ma tu hai rispettato il principio della diversificazione?
Non è un caso che il 6 dicembre ho dedicato un intero articolo (Cenni di pianificazione finanziaria) all’argomento.
Ma anche accantonando un concetto fondamentale come quello della diversificazione, evidenzio un altro aspetto.
E’ evidente che tu hai ampiamente superato il limite di accettazione del calo e su questo punto, credimi, mi spiace … non sono una persona insensibile.
Ora, poiché tu e solo tu conosci tale livello, non era forse il caso di tagliare la perdita entro tale limite?
Non è una critica, ma uno spunto di riflessione, perché se le aspettative con le quali leggi delle analisi (non necessariamente le mie) sono quelle che hai scritto, allora sei destinato a rimanere sempre deluso.
Riccardo
Ciao Riccardo, di eccezione in eccezione, purtroppo sono costretto a scriverti nuovamente, perché mi poni domande dirette.
In ogni caso, se anche dovessi pormene di ulteriori, chioso qui i miei commenti, perché il mio obiettivo non è “prendere di mira” nessuno, e se continuassi potrei dare questa sensazione, ma solo far riflettere, a beneficio di tutti.
Poiché fai riferimento a ciò che potrei aver investito io, ti tranquillizzo dicendoti che sono entrato nell’area che avevi indicato, ovvero i 21.100 uscendo appena sotto i 20.500, alla rottura di un supporto per me importante; quindi in maniera dignitosa, visto quanto successo dopo.
Ma, consentimelo, pensare che previsioni sbagliate come quelle che si sono susseguite nell’ultimo mese su questo sito non debbano intaccare la fiducia nel metodo seguito da chi le scrive, è improponibile.
E parlo di “previsioni” al plurale, perché più volte, durante questo crollo rovinoso, hai pubblicato aggiornamenti in cui davi per imminente un rimbalzo (p.es sul supporto dei 19.600 punti), in cui interpretavi il comportamento della mano primaria, e tutte quelle previsioni sono state puntualmente smentite.
Ora, che nessuno abbia la sfera di cristallo è fuor di dubbio; aspettarsi però che una previsione di rialzo, argomentata con argomentazioni sia grafiche che macroeconomiche, non si trasforni in un meno venti per cento in un mese, forse è legittimo aspettarselo da un analista di borsa…non trovi?
Altrimenti possiamo tranquillamente affermare che il mercato fa quello che vuole, e ci sta; ma allora se il mercato fa quello che vuole gli analisti di borsa non servono a nulla e dovrebbero cambiare mestiere…non trovi?
Dopodiché ok, ipotizziamo che invece il mercato abbia un comportamento che si può prevedere, e che una volta nella vita capiti un errore clamoroso di analisi come quello che si è susseguito su questo sito da Dicembre in poi.
Ma allora si dovrebbe inserire nelle proprie analisi un meccanismo “salvavita”, lo chiamo così, indicando che, proprio perché ogni previsione può rivelarsi fallace, è corretto ritenerla invalidata al break di una certa area.
E non ho visto concetti nè indicazioni del genere su questo sito.
Poi, certo, ognuno ha la sua soglia limite di massima perdita personale, ma la massima perdita personale è un concetto ben più psicologico che scientifico, ed è tra l’altro uno dei concetti sfruttati dalla mano primaria in fasi del genere: far uscire i piccoli pesci in preda al panico (che è un aspetto puramente psicologico) per guadagnare molto.
Un approccio “scientifico” ai mercati non fa del money management un aspetto psicologico, ma individua soglie, livelli chiave, rotti i quali si devono chiudere le posizioni.
E pur se hai più volte affermato che questo non è un sito di consulenza finanziaria ma di didattica, è assente nelle tue analisi un approccio del genere, che sarebbe invece didattico per definizione, perché insegnerebbe a chi investe a proteggere il capitale, l’indicazione cioè di aree perforate le quali una previsione deve ritenersi invalidata.
E, a mio avviso, gli investimenti non si fanno con i “grandi sospetti”, o con le soglie psicologiche di perdita massima; gli investimenti si fanno con una previsione di mercato, basata su considerazioni grafiche o macroeconomiche, e con l’individuazione di soglie critiche superate le quali la previsione è da ritenersi invalidata ed è il caso di smobilizzare l’investimento.
Non ho, durante questo crollo, visto un approccio del genere.
Mi auguro che queste considerazioni possano essere utili a far riflettere, sia per le future analisi, sia chi legge.
Dunque,
se io ti scrivo è per confrontarmi, altrimenti sarebbe molto più semplice per me non pubblicarti anche perché il tuo pensiero non tiene in considerazione aspetti evidenti che invece dovrebbe pesare.
Alcune risposte dimostrano che non mi hai letto attentamente sia nel commento che nelle varie analisi.
Innanzitutto anche la ‘semplice’ rottura di un supporto può trasformare un potenziale +20% in un -20%, e non è certo l’entità del calo a misurare il grado di errore.
Non necessariamente un’analisi è sbagliata se non si avvera ed è giusta se si avvera.
Un’analisi è corretta se correttamente formulata ed è sbagliata in caso contrario.
Faccio un esempio puramente tecnico: in linea generale, in presenza di un trend rialzista è corretto acquistare sul supporto perché l’ipotesi più probabile , in presenza di una tendenza ben definita, è quella che prosegua.
Tuttavia, arriverà il momento in cui cederà, ma ciò non significa che in quell’occasione si sia sbagliato ad indicare come probabile un rialzo, anzi.
Non bisogna scordarsi che l’obiettivo di un’analisi è quello di indicare lo scenario più probabile, non quello certo.
E l’obiettivo di un metodo è quello di ottenere un risultato complessivo soddisfacente.
Infatti non è l’analisi che va giudicata in base al risultato, ma il metodo, l’insieme delle operazioni, il portafoglio nel suo complesso.
Hai specificato che in più occasioni ho indicato rimbalzi smentiti, ma questo lo trovo ingeneroso.
Infatti, giusto ieri, ma non solo (anche al primo raggiungimento di area 17.800 punti, peraltro in una situazione di pieno panico) ho ipotizzato un rimbalzo che c’è stato… questo conta o vanno considerate solo le previsioni che non si avverano?
Mi dici che dovrei inserire un meccanismo “salvavita”, ma il fatto stesso che tu abbia tagliato le perdite al livello che tu ritenevi corretto dimostra che nessuno meglio di voi (che conoscete il vostro personale grado di accettazione del rischio… non certo io), possa farlo.
Senza considerare tutti i limiti regolamentari previsti per chi tiene un blog finanziario.
Nelle tue considerazioni continui a parlare di un -20%, ma non vogliamo tener conto che ormai da qualche settimana ho specificato (c’è un articolo a provarlo) chiaramente che con la rottura della trendline di lungo termine della forchetta l’ipotesi rialzista è passata da scenario probabile a scenario semplicemente possibile?
Riccardo
Tuo commento dell’8 dicembre:
“Chapeau Riccardo.
Mentre scrivo, gap a 21525 chiuso (mi riferisco ai dati del future).
Personalmente sono entrato via via in maniera sempre più “pesante”, con una media degli acquisti a 21650 circa.
Ora non resta che sperare nel fatto che inverta.
In ogni caso, veramente complimenti Riccardo.
Anche se tu qualche bugia ogni tanto ce la racconti: la sfera di cristallo tu ce l’hai eccome!!! :-))”
Tuo commento dell’11 Gennaio (il Ftse Mib valeva circa 19.800 punti):
“…Quanto al resto, al di là della delusione per una correzione andata ben oltre le previsioni, credo che prevedere un possibile minimo con gli strumenti dell’analisi tecnica in situazioni come queste sia illusorio; perché in situazioni del genere il mercato non è guidato dalla razionalità, e basta una notizia per far girare al rialzo in qualsiasi momento, o generare nuovi affondi; anche se va detto che settimana scorsa i volumi erano ancora semi-festivi, e quindi è stato più facile, per chi ne ha avuto interesse, far precipitare il mercato; da questa settimana la situazione dovrebbe cambiare, e i volumi tornare nella norma.
In fasi del genere, più che gli strumenti tecnici si deve far prevalere il buon senso: vendere adesso vorrebbe dire “darla vinta” a chi provoca questo scossoni proprio per far uscire dal mercato i piccoli risparmiatori, come noi, che presi dalla paura chiudono le posizioni in perdita; e dato che la Borsa è un gioco a somma zero, per qualcuno che perde c’è sempre qualcun altro che guadagna, e sono proprio gli speculatori che creano situazioni di panico come queste.
Magari ci vorrà un mese, magari sei, magari ancora di più, ma un rimbalzo, e corposo, dovrà esserci, anche perché, pur con le mie limitate conoscenze, non vedo davvero motivi macroeconomici in base al quali da Agosto ad oggi la Borsa Italiana abbia perso il 25%.
Se si ha la possibilità di non necessitare nel breve del denaro investito (che dovrebbe essere, del resto, la premessa di ogni investimento, proprio per evitare di restare intrappolati in situazioni del genere e subire perdite consistenti), in queste fasi la miglior strategia è l’attesa.”.
Questi commenti smentiscono l’ingresso a 21.100 punti cui facevi riferimento ed indicano come migliore strategia quella dell’attesa, il che smentisce, quindi, il taglio delle perdite poco sotto 20.500 punti.
Ritengo sarebbe stato più corretto (non solo nei miei confronti, ma anche dei lettori) attenersi alla realtà.
Inoltre, denotano un ingresso pesante (scarsa diversificazione).
Infine, la richiesta di un meccanismo salvavita (per quanto comprensibile) stride con l’affermazione di un mese fa in cui si indicava come miglior strategia l’attesa.
Buon proseguimento.
ciao riccardo
ti chiedo un approfondimento a te e anche se vuole a cris
sul fatto di evitare operazioni short.
In un trend come questo divenuto ribassista non sarebbe corretto sui rimbalzi, se ovviamente non sono tali da modificare lo scenario ,aprire posizioni short?
Sarebbe la stessa cosa che faremmo in uno scenario rialzista ovviamente ribaltando tutto
vorrei capire meglio.
grazie per la risposta
buona giornata a tutti
Ciao Pierluigi,
premetto che io non sto affermando che sia sbagliato operare short, anzi.
Semplicemente, personalmente in un mercato ribassista ritengo sia già un ottimo risultato non perdere e mantenersi liquidi in attesa del raggiungimento del potenziale target finale.
Inoltre, se imposti un’operazione short e malauguratamente il mercato sale, non solo perdi il rialzo ma persino perdi denaro mentre i prezzi crescono, e ciò ha un forte impatto psicologico che va tenuto in considerazione.
Infine, io non escludo in alcun modo che nelle prossime settimane/mesi possa esserci una tendenza, seppur non lineare, rialzista.
Vedo più probabile l’eventuale rottura di aree importanti (1.820 punti) nella seconda parte dell’anno.
Ad ogni modo, ripeto, non voglio demonizzare le operazioni short che rappresentano uno strumento per operare sui mercati che magari in futuro, riprenderò in considerazione.
Riccardo
Buona sera Riccardo
e buona sera a tutti.
Con la chiusura di oggi penso che ormai il prossimo step sarò area 16800 dove tra l’altro si trova il 61,8 % del ritracciamento Fibo . E ( lo aggiungo solo perchè appassionato) terminerebbe l’nda C secondo la teoria di Elliott.
grazie per gli interessanti spunti
Paolo
Ciao Paolo,
non lo escludo anche perché è un valore che coincide con la proiezione ribassista di un triangolo visibile su base giornaliera.
Saluti.
Riccardo
Ciao Riccardo,scusa la banalità della domanda,ma cosa accade nel caso in cui il movimento ribassista in essere fosse onda C di Elliot?Significa che tale onda sarebbe quella conclusiva e che si riparte con un nuovo ciclo rialzista 1-2-3-4-5 A B C?Grazie mille per l’appoggio che ci dai ogni settimana.
Pietro
Ciao Pietro, non è una banalità.
Purtroppo io non sono esperto di onde di Elliot, ma per quel che ho avuto modo di studiarle, la risposta alla tua domanda è si.
Riccardo
Grazie Riccardo,buona serata e buon week end.
Pietro
Altrettanto Pietro.
Riccardo