Ftse Mib: riferimenti grafici
Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 19.741 punti, registrando un -0,54%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,16%.
Ammesso e non concesso che il top di inizio mese (20.540 punti) resti inviolato, andiamo a calcolare i ritracciamenti di Fibonacci dei punti di svolta A-B:
Emerge l’interessante area 18.430 punti in cui convergono il ritracciamento del 38,2% di Fibonacci ed i minimi segnati a Febbraio.
Precisiamo: la presenza di tale area non assicura né che la stessa debba essere raggiunta né che la stessa non sarà perforata (già in passato abbiamo avuto modo di osservare come i cali più violenti non riconoscono alcun supporto).
Tale soglia rappresenta ‘semplicemente’ una importante area grafica che da un lato ha buone probabilità di respingere eventuali pressioni di vendita ma dall’altro, nel caso di cedimento, implicherebbe un peggioramento grafico di rilievo.
Ad ogni modo, considerando il contesto di incertezza illustrato anche dall’analisi pubblicata lunedì (buoni motivi sia per l’ipotesi rialzista che per quella di un violento calo), ritengo utile non anticipare i segnali ma seguirli, senza pregiudizi.
Nel frattempo raccoglieremo informazioni preziose, ad esempio, al termine della prossima settimana, avremo i dati ufficiali di chiusura del mese di Aprile:
Quanto più la chiusura sarà al di sotto della parallela superiore della forchetta e tanto più si rafforzerebbe l’ipotesi di una pericolosa falsa rottura.
Viceversa, quanto più la chiusura sarà al di sopra della parallela superiore della forchetta e tanto più vi sarà margine per assorbire eventuali vendite future senza intaccare l’impostazione rialzista.
Ovviamente, chiusure troppo vicine alla parallela non ci sarebbero utili per chiarire il quadro.
Riccardo Fracasso
9 Responses to Ftse Mib: riferimenti grafici
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Sena giornata, Riccardo,cosa può dirmi stamane siamo di fronte ad un “rimbalzo tecnico”? O un impostazione rialzista è in essere? Gentilissimo.
Salve,
ad ora si tratta di reazione a caldo alle elezioni, per il resto vedremo la situazione con la chiusura settimanale.
Saluti.
Riccardo
Gentilissimo, grazie..
Salve Riccardo, il.ftse banks è quasi tornato a contatto con la parallela superiore. È incredibile vedere questi cambi di rotta, con gap lasciati qua e là. Ritieni possa essere questo il max.della settimana e che.il gap.possa venir chiuso entro poche settimane?buona serata
Ciao Fabio,
la chiusura sui massimi ne anticiperebbe di ulteriori già nella prossima seduta.
Ad ogni modo, come hai giustamente evidenziato tu, siamo ad un passo dalla trendline superiore del canale e, magari mi sbaglierò, non credo assisteremo a rotture convinte ma, tutt’al più a sforamenti temporanei.
In merito al gap, si, credo sarà chiuso.
Ad ogni modo la notizia più importante è l’allungo del Ftse Mib che riduce le possibilità di assistere ad una chiusura mensile al di sotto della trendline superiore.
Saluti.
Riccardo
Ciao Riccardo
Il grosso gap aperto si vedrà sui grafici settimanali degli indici e di moltissimi titoli. Di solito sono buchi che il mercato va a chiudere al 99%, ma è bene notare che talvolta ci mette molti mesi, altre volte anche anni. Si veda ad esempio l’enorme gap rialzista sulle banche popolari di 2-3 anni fa.
Gap weekly ampio e la forza che si è vista sui bancari (UCG +13%) mi fanno pensare che le mani forti possano aver lasciato il buco apposta per instillare ulteriore paura ai piccoli trader che ora avranno ancora più timore ad entrare long mentre il mercato scappa via.
Continuo a restare flat ad oltranza, nel gregge dei piccoli investitori timorosi di cui sopra. Sono convinto che i nodi verranno al pettine, ma il dato di fatto è che attualmente i mercati non danno segni di usura, anzi sembrerebbe partire un nuovo impulso rialzista, con addirittura Dax e Nasdaq che fanno nuovi record e SP500 che quasi certamente farà nuovi massimi.
Volevo chiederti proprio in merito a Dax e Nasdaq se dai dati di cui disponi si possono considerare in area di bolla e sopravvalutazione. Grazie
Un saluto a te e a tutti i lettori
Claudio
Ciao Claudio,
certo, il DAX è la borsa americana più simile a quella americana sotto certi aspetti.
Il rapporto tra capitalizzazione borsa è PIL è al 54%, vicino al suo massimo storico del 2015 (58%), oltre quelli del 2000 e del 2007, e ben oltre la media storica (34%).
Sul Nasdaq non ho dati ma, considerato il peso sempre più importante sullo S&P 500 è lecito supporre ad una forte sopravvalutazione anche per esso.
Saluti.
Riccardo
Buongiorno e buona festività a tutti . visto dove siamo e lo strappo enorme di ieri , non posso che concordare con le parole sopra espresse dal Sig. Claudio . E’ importante conoscere le analisi, i grafici, le cosidette “regole tecniche” dei mercati ed effettivamente se vogliamo a volte quadrano , leggevo qualche settimana fa di una quinta onda di Elliot su S&P che porta ai 2.500 punti , il che mi sembra rispettata. Ma soffermarsi su ipercomprati , Gap aperti ,limiti superiori di canali, ecc… ed elaborare una strategia sulla base di questi per quello che direbbe la teoria sembra diventato inutile . Il rialzo soprattutto America e Germania è epico e di conseguenza penso ci dobbiamo aspettare siuazioni contro ogni logica “tecnica” . Oltretutto, mio parere personale, l’ investitore di oggi è diverso da quello di 10/20 anni fa ,prima la stragrandissima maggioranza dava tutto in mano ad un consulente in banca , o passava un ordine telefonicamente e giusto una volta al giorno si sbirciava in un grafico di lungo periodo se eravamo grosso modo su un massimo o un minimo, adesso l’ investitore “tipo” nella sua comunque esistente ignoranza è comunque molto più informato e riesce ad avere accesso ad un sacco di chiacchiere ,di consigli, di indicatori con una rapidità mai avuta prima e su questo le Mani Forti ci giocano , perchè ovviamente fanno andare il mercato al contrario di ciò che direbbe la teoria !
Salve Gianna,
non a caso oltre 2 anni fa ho pubblicato questa analisi che suggeriva degli adattamenti all’analisi tecnica:
http://finanzaedintorni.info/2014/09/15/analisi-tecnica-utile-inutile/
Saluti.
Riccardo