Dopo l’eccellente risultato dell’asta di ieri, oggi il Tesoro ha collocato dei BTP a 3, 9 e 10 anni e dei CCT scadenza 2018.
Soffermiamoci ai triennali ed ai decennali:
- i triennali sono stati assegnati con un tasso del 5,62% (precedente asta 7,89%);
- i decennali sono stati invece collocati con un tasso del 6,98% (precedente asta 7,56%).
I rendimenti sono in discesa, ma certamente non in modo così netto come quelli di ieri, e, nonostante in calo, sono comunque troppo elevati ed alla lunga insostenibili.
Il grafico del Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso a 14.908 punti, registrando un +0,76%.
Ultime sedute:
Ieri si scriveva: “Nel caso si dovesse invertire al ribasso anche il trend di medio, il mercato avrebbe le carte in regola per perforare il supporto a 14.430 e dirigersi verso uno degli obiettivi indicati.”.
Si precisa inoltre che: “Ad ogni modo, è bene non scordare che al momento la 7+5 (Ndr: noi la utilizziamo per individuare il trend di medio) non è stata perforata”.
L’ultima candela (difficile da notare perchè coperta dalla retta rossa), rappresentativa della seduta odierna, ci segnala che l’indice, dopo aver segnato un minimo proprio nelle vicinanze della 7+5 è rimbalzato, chiudendo vicino ai massimi, livello presso il quale transita sia la 25+5 che la trendline discendente.
In sintesi: in un quadro tecnico critico, l’indice ha perlomeno dimostrato di avere dalla sua parte la 7+5.
Inoltre, la chiusura sui massimi ne rende possibili ulteriori nella seduta di domani.
I titoli bancari, ad eccezione di San Paolo, continuano a dimostrare la loro debolezza.
Scenario grafico complessivamente contrastato.
Domani seduta statisticamente molto importante, perchè è l’ultima dell’anno, ma l’impressione è che non ci saranno grandi variazioni perchè chi ha le risorse per condizionare l’indice, sembra lo voglia far chiudere nelle prossimità di area 15.000 punti.
Riccardo Fracasso
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