Andiamo ad aggiornare la situazione del grano.

Avrei preferito ulteriori conferme di forza, ma la chiusura settimanale nei pressi dei massimi e le tensioni Russia-Ucraina (paesi che insieme esportano un terzo del grano mondiale) rendono utile l’indicazione dei potenziali target raggiungibili nel caso di fiammata.

Il grano, al di là di fisiologiche correzioni intermedie, resta saldamente all’interno di un trend rialzista che parrebbe aver individuato in area 735-740 un supporto di accumulo da cui ripartire.

L’obiettivo finale ce lo suggerisce Fibonacci: area 1.079.

Al tempo stesso, l’eventuale raggiungimento dell’area intorno alla parallela superiore (che a febbraio transita a 935 dollari, a marzo si muoverà invece intorno ai 945) rappresenta un target meno ambizioso da considerare per prendere profitto.

Le conferme di forza di cui facevo cenno a inizio post risiedono soprattutto nella rottura dei precedenti massimi relativi decrescenti in area 831 dollari:

Un’ultima considerazione: l’aumento delle materie agricole crea ulteriori pressioni sui prezzi (in questo caso alimentari) che vanno ad aggiungersi a quelle del settore energetico, intaccando ancor più la crescita economica.

Riccardo Fracasso

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