Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 26.986 punti, registrando un -1,07%.
Il bilancio settimanale è pari a un -2,76%.
Nell’analisi tecnica il segnale di un pattern si rafforza se la figura si forma in corrispondenza di un importante riferimento grafico.
Pertanto, la formazione di un Engulfing Bearish proprio nei pressi dei massimi di gennaio 2022 ne rafforza il segnale e descrive la possibilità che le vendite prevalgano sugli acquisti.
Figura che si attiverà alla violazione del minimo della settimana appena trascorsa (26.867 punti).
Un paio di settimane fa, esaminando il settore bancario si scriveva così:
“In altre parole, pur all’interno di un solido trend rialzista avviato dai minimi del 2020, si evidenzia l’ingresso dell’indice bancario in una importante area di resistenza.
Al di là di eventuali possibili ulteriori pressioni al rialzo nel breve termine, il contesto pone dei dubbi in merito alla capacità del listino di mantenersi a lungo termine su certi livelli.“.
Nel frattempo, abbiamo effettivamente assistito a ulteriori pressioni rialziste ma, almeno per il momento, il listino ha riconosciuto l’area di resistenza.
Anche osservando il grafico di forza relativa (rapporto banche/MIB) spicca il raggiungimento di un’area di resistenza rilevante:
Si ricorda l’importanza delle banche per il nostro listino e come quest’ultimo sia stato spinto al rialzo negli ultimi mesi proprio da tale settore.
In sintesi, il quadro presenta:
- in prossimità dei massimi di gennaio 2022, formazione Engulfing Bearish settimanale (della quale si attende eventuale attivazione!);
- riconoscimento area di resistenza del settore bancario;
- raggiungimento area di resistenza del rapporto di forza tra settore bancario e Ftse Mib.
Alla luce di quanto sopra, si rafforza l’ipotesi di un indebolimento del settore bancario e, conseguentemente, del Ftse Mib.
Particolarmente interessante, tra pochi giorni, la chiusura mensile che potrà confermare ulteriormente o indebolire tale scenario.
Riccardo Fracasso
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