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Con quest’analisi andiamo a ricercare delle potenziali aree di top annuale del Ftse Mib.

Partiamo esaminando i pivot annuali:

Allegato nr. 1 - Punti Pivot annuali

Allegato nr. 1 – Punti Pivot annuali

Dal punto di vista statistico, i prezzi nel corso dell’anno raggiungono solitamente almeno la prima resistenza pivot (R1) calcolata su base annua.

Pertanto, è altamente probabile che il Ftse Mib salirà almeno fino ad area 21.882 punti.

Se in condizioni di normalità solitamente i prezzi raggiungono almeno la prima resistenza, in un contesto decisamente favorevole (carenza di alternative appetibili, politica monetaria espansiva e condizioni economiche vantaggiose (svalutazione euro, deprezzamento petrolio)) è lecito supporre una salita fino almeno alla seconda (area 24.753 punti).

Di seguito la tanto preziosa Forchetta ascendente, la cui lettura ha contribuito a considerare l’impostazione rialzista di fondo del Ftse Mib anche in mesi in cui molti ritenevano ormai irrecuperabile la situazione del nostro indice:

Allegato nr. 2 - Ftse Mib - Forchetta rialzista

Allegato nr. 2 – Ftse Mib – Forchetta rialzista

Il primo target, raggiunto, è rappresentato dall’area intorno alla mediana, mentre il successivo è quello nei pressi della parallela superiore che attualmente transita a circa 24.300, valore via via crescente col passare del tempo.

Ora applichiamo i ritracciamenti di Fibonacci all’intera gamba ribassista che si è estesa dal Maggio 2007 fino al Marzo 2009:

Allegato nr. 3 - Ftse Mib  - Ritracciamenti di Fibonacci

Allegato nr. 3 – Ftse Mib – Ritracciamenti di Fibonacci

I ritracciamenti risultanti sono i seguenti 3:

  • 24.568 (38,2%);
  • 28.348 (50%);
  • 32.128 (61,8%).

Si osservi come il Ftse Mib ha rispettato la statistica secondo cui il primo storno solitamente si esaurisce nei pressi del primo dei tre ritracciamenti.

Difatti, il rimbalzo del nostro listino avviatosi nel marzo del 2009 si interruppe nell’Ottobre del 2009 proprio in coincidenza del primo livello.

Già a questo punto dell’analisi è possibile affermare come l’obiettivo del rialzo avviatosi nel Luglio del 2012, invece, sia quello di andare oltre, e raggiungere il successivo target (area 28.348 punti).

E’ un obiettivo, ed in quanto tale non è garantito il suo raggiungimento.

Adesso arricchiamo il grafico applicando le Estensioni di Fibonacci considerando l’importante minimo di Luglio 2012 C (12.295), il massimo di Giugno 2014 D (22.590) ed il successivo minimo segnato ad Ottobre 2014  E (17.555):

Allegato nr. 4 - Ftse Mib - Ritracciamenti ed Estensioni di Fibonacci

Allegato nr. 4 – Ftse Mib – Ritracciamenti ed Estensioni di Fibonacci

 Le estensioni risultanti sono le seguenti 3:

  • 23.918 (61,8%);
  • 27.850 (100%);
  • 34.212 (161,8%).

Come spiegato in più occasioni, dal punto di vista statistico il target che il più delle volte si rivela corretto per le estensioni è il secondo (nel caso specifico 27.850 punti).

Sempre esaminando l’ultimo grafico è possibile osservare la presenza di ben due aree di convergenza:

  • area 23.918-24.568 (convergono la prima estensione ed il primo ritracciamento di Fibonacci),
  • area 27.918-28.348 (convergono la seconda estensione ed il secondo ritracciamento di Fibonacci).

Assegno una notevole importanza ad entrambe le aree.
A mio avviso, l’obiettivo di fondo del mercato è quello di superare la prima area e raggiungere la seconda.

Tuttavia, l’ostacolo rappresentato dalla prima area è di assoluto rilievo, per di più rafforzato dalla presenza della resistenza statica rappresentata dal massimo dell’Ottobre 2009, dal transito della parallela superiore della Forchetta rialzista (allegato nr. 2) e dalla vicinanza del seconda resistenza pivot (R2) calcolata su base annua (24.753 punti – allegato nr. 1).

Nel caso di raggiungimento della prima soglia di resistenza, sarà quindi bene rivalutare il quadro generale (eventuale presenza di ipercomprato, situazione dei listini americani, politiche montarie, alternative finanziarie, ecc.) senza darne per scontato il suo superamento.

Anche nel caso in cui il rialzo dovesse esaurirsi a ridosso della prima area di convergenza (23.918-24.568), per chi avesse creduto alla visione positiva espressa diverse settimane fa, si tratterebbe di un guadagno estremamente elevato.

Si conclude precisando che ipotizzando come target le due aree citate, non si pensa necessariamente ad una prosecuzione rialzista priva di correzioni intermedie; ad eventuali storni in grado di segnare nuovi minimi crescenti  in grado di segnare minimi crescenti andrà assegnata una valenza positiva, e saranno da valutare come interessanti occasioni di acquisto.

Riccardo Fracasso

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